“CATEGORIA ORSO”: LA REAZIONE

Un "orso" risponde al pezzo di Flavio Mazzini sul mondo Bear, una categoria protetta fatta di ciccia e pelo.

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3 min. di lettura

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Ricevo in ritardo una lettera di Stefano Mastropaolo in risposta al mio pezzo sugli orsi. Ero curioso di saperne di più e sono stato accontentato. Il ritardo riguarda soprattutto l’appuntamento di settembre che si è tenuto a Roma: il Bearwww Week End, organizzato da Epicentro Ursino Romano (EURO), il cui sito Bearwww è uno degli spazi virtuali più importanti della comunità Bear mondiale. Ma l’appuntamento fisso col SubWoofer dovrebbe continuare e tenersi proprio in questi giorni.
Inoltre ritengo che l’argomento sia sempre attuale. E che la lettera sia talmente intima e al tempo stesso esaustiva da credere opportuno riprodurla quasi integralmente e lasciare che parli al mio posto, con certamente maggior cognizione di causa:
«Vorrei rispondere partendo dalla mia esperienza personale, cercando di trasmettere quello che ho appreso in un anno di “frequentazione” tra gli orsi. Da sempre mi sento affascinato e trovo sensuali le persone in carne e durante i Pride ho sempre cercato di essere il più possibile “vicino” al loro carro…
Sentendo parlare di Orsi ho sempre sentito dire che sono più simpatici, maschili, lontani dal concetto di Fashion, ecc., insomma le solite banalità che ho avuto modo di smentire in alcuni casi e confermare in altri, un po’ come la storia che tutti i gay sono sensibili.
A Dicembre dello scorso anno mi sono fatto “coraggio” e sono andato al SubWoofer, la serata che L’Epicentro Ursino Romano organizza ogni ultimo Week End del mese a Roma. Ci sono andato da solo, senza la “protezione” dei miei amici, che sono delle ottime ancore di salvezza in situazioni dove la socialità è fatta tra persone che già si conoscono, che si sanno muovere bene nel proprio ambiente. La serata mi è piaciuta e mi è servito essere lì come “osservatore partecipante”, per farmi un idea mia su quel mondo davvero sconosciuto.
Gli orsi, è vero, tendono molto a fare branco, a frequentare i loro spazi, che devono essere anche capienti per forza di cose…
Continua in seconda pagina^d
Gli orsi, è vero, tendono molto a fare branco, a frequentare i loro spazi, che devono essere anche capienti per forza di cose, ma non più dei cosiddetti palestrati; ma nei secondi si nota meno perché sono più “integrati” in quasi tutte le situazioni ludiche della comunità anche perchè portatori sani di quel canone di bellezza che la fa da padrone sulle riviste e nell’immaginario collettivo.
Da quella serata di dicembre ad oggi ho approfondito molto la mia conoscenza dell’universo bear, che è molto complesso. Essere orso non è solo farsi crescere la barba, indossare una camicia a quadri, giocare al cacciatore o alla preda; è soprattutto un modus vivendi, paradossalmente orso ci si sente non solo la persona grassa, ma anche una persona magra, che ha un rapporto tale con il proprio corpo e con quello degli altri da non rientrare in quei canoni di bellezza di cui sopra.
Flavio si chiede com’è il percorso di accettazione ursina: il coming out con se stessi, si sa, è quello più complesso e importante. Per chi si riconosce bear c’è un ostacolo in più: l’accettazione di se stesso e il contemporaneo rifiuto di parte della comunità che riconosce come dis-valore il tuo corpo e il suo erotismo. Non è facile far capire ai non amanti del genere che tipo di sensualità si possa riconoscere in corpi non scolpiti o sodi; anche l’admirer* rischia battute del tipo “La c’è il tipo tuo, tanto a te basta che siano brutti”.
Un “difetto” che, nell’ottica di chi è amante, è fortemente erotico. Inutile nasconderlo, molto della questione sta nella sessualità: come si può accettare di vivere un’esperienza erotica, sessuale, con un corpo non bello? Questo è il punto: uno dei tabù che la comunità bear infrange è legato a alla sessualità matura: i cosiddetti Daddy, uomini over 50 non necessariamente conservati bene sotto naftalina. Di esempi ce ne sarebbero a migliaia, perchè non basta dire grasso è bello per comprendere la questione ursina.»
Piccolo glossario ursino:
Bear/Orso: Uomo peloso grosso, ma anche magro
Cub: Giovane peloso o grosso
Chubby: Uomo grosso non molto peloso
Daddy: Uomo maturo con capelli grigi e “pelo” grigio.
Chaser: Predatore di uomini grassi
Admirer: Grosso o magro che sia, ama gli uomini pelosi
Clicca qui per leggere l’articolo di Flavio Mazzini CATEGORIA: ORSO
Flavio Mazzini, trentacinquenne giornalista, è autore di Quanti padri di famiglia (Castelvecchi, 2005), reportage sulla prostituzione maschile vista “dall’interno”, e di E adesso chi lo dice a mamma? (Castelvecchi, 2006), sul coming out e sull’universo familiare di gay, lesbiche e trans.
Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.

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di Flavio Mazzini

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