Parlare di politica in Italia vuol dire avventurarsi in un labirinto non indifferente. In questo periodo, poi, la situazione è diventata particolarmente delicata e sicuramente i volti dei politici italiani suscitano delle reazioni molto forti, nel bene e nel male. Tuttavia una cosa è certa: i politici italiani sono una categoria di persone che, mediamente, non esercita alcuna attrattiva erotica, in particolare sull’elettorato gay. Un po’ perché l’età media è abbastanza alta, un po’ perché nel nostro paese i politici maschi non vengono selezionati certo per la loro avvenenza o per la cura che riservano al proprio aspetto: due cose che, in effetti, sono entrate a far parte della cultura del maschio italiano solo da pochi anni. Di sicuro dei politici molto attraenti ruberebbero inevitabilmente la scena ai leader carismatici del proprio partito. Altrove, invece, è più facile trovare politici di bell’aspetto e a volte decisamente avvenenti.
Basti guardare a chi intraprende la carriera politica negli USA, dove le palestre e la cura dell’aspetto fanno parte integrante dello stile di vita maschile da decenni. In particolare può essere interessante notare come l’aspetto fisico, abbinato a una certa preparazione, sia ritenuto un elemento su cui investire, soprattutto nel caso dei partiti più piccoli. Infatti non bisogna dimenticare che, oltre ai due grandi partiti, Repubblicani e Democratici, ci sono anche altre piccole formazioni che cercano di farsi largo nella scena politica statunitense, con alterne fortune. Una di queste, il partito Riformista, è nata solo nel 1995, ma durante le presidenziali non ha mai mancato di proporre dei candidati, e stavolta ha deciso di puntare proprio su un candidato che di fascino ne ha da vendere, anche in senso letterale: Andre Barnett.
La cosa davvero interessante è che questo bel ragazzone afroamericano, nato nel 1976, oltre ad avere una laurea in ingegneria informatica ed aver servito l’esercito nella guerra dell’ex Jugoslavia, ha prestato le sue doti anche al servizio di siti porno soft come musclegallery.com, dedicato al pubblico gay amante dei culturisti. Considerando che il partito Riformista è a dir poco conservatore bisogna quindi riconoscere a questo schieramento una certa apertura mentale. Solo per il sito musclegallery.com il candidato presidente ha girato dieci video, in cui lascia ben poco all’immaginazione, ed è davvero improbabile che questo “piccolo” dettaglio sia sfuggito al partito che lo ha candidato: è molto più probabile, anzi, che abbia voluto giocare proprio su questo elemento per attirare l’attenzione dell’elettorato più indeciso.
Sicuramente Andre Barnett non ha alcuna possibilità contro Romney e Obama, e probabilmente è ancora un po’ presto per avere un porno presidente negli USA, tuttavia questo episodio dà la misura di quanto l’omoerotismo – e la comunità omosessuale in generale – sia stato sdoganato negli ultimi anni, perlomeno negli USA. Basti pensare che sul suo sito ufficiale Andre Barnett viene definito “il classico ritratto del sogno americano, un esempio di successo personale e un vero leader”. Come queste parole possano essere spese per un candidato conservatore con un passato da gay model resta un mistero, ma è sicuramente uno specchio dei tempi che cambiano.
di Valeriano Elfodiluce
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.