Jonan Garcìa, l’astro nascente del porno gay spagnolo

Gay.it ha incontrato Jonan, con Martin Mazza: "Adoro il sesso. Il set mi rende euforico".

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Lui si chiama Jonan García e secondo Martin Mazza , star del porno gay spagnolo, è l’astro nascente della scena hard iberica. Gay.it lo ha incontrato, insieme al suo mentore per conoscerlo da vicino. Ecco l’intervista.

Jonan, tu come hai iniziato?
Lavoro in un bar di Madrid, il BoyBerry, dove spesso vengono registrate scene di film porno. Diverse volte mi è stato proposto di partecipare in qualcuna delle scene. E gli ho detto sempre di no. Poi, un giorno, ero a casa, sdraiato sul divano, è suonato il telefono, ed ho ricevuto la stessa proposta di sempre. Dissi, se mi cercano così tanto, perchè non provare?

È stato più per morbosità, o per soldi?
Non lo so. Volevo provarlo. La prima volta che sono arrivato sul set, mi sono sentito molto in imbarazzo. Adoro il sesso, ma davanti alle telecamere non è la stessa cosa. Il secondo video l’ho fatto con Locura Gay. È stato tutto più semplice. In primis, perché la produzione era, per così dire, amatoriale, e dunque c’è meno stress. E poi, perché il mio partner era Martin Mazza.

Se sei qui, suppongo che hai intenzione di continuare nel campo?
Sì. Vorrei fare anche un’altro film con Martin, ci siamo divertiti troppo!

Un giorno, pensi di poter vivere solo di porno?
Non credo. Ho un’impiego fisso e per il momento è solo un hobby, che fa comodo. Lo vedremo strada facendo.

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Come ti senti sapendo che il tuo video è disponibile 24 ore al giorno su internet e che chiunque, incluso tuo nipote, può vederlo?
Non ci crederai, ma mi fa piacere. Vengo da un paese piccolissimo della provincia di Valencia. Ho ricevuto tantissimi messaggi di gente che ha visto il video e che mi appoggia. Anche mia madre..

Lei lo ha visto?
Certo, le ho mandato il video.

E come ti senti?
Per i miei è stato qualcosa di strano. Non sapevano che avessi optato per questa strada.

(Interviene Martin) Non penso che ci sia nulla di male a fare sesso. I tuoi genitori possono sentire vergogna al vederti scopare, ma la verità è che il loro figlio resta quello di sempre.

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Per quanto riguarda la vita di coppia, invece, nel vostro campo è possibile?
(Martin:) È un punto dolente. Ci sono attori che vivono in coppia aperta, ma non è facile. Deve veramente essere una persona molto “open minded”.

Anche perché, quando torni a casa dopo molte ore di lavoro nel porno, non credo tu abbia ancora voglia di farlo con il tuo partner…
(Jonan:) Questo non è vero. In questo momento non ho nessuno. Ma dopo le riprese del video con Martin, io sono tornato a casa ed ho incontrato altra gente..

Una giornata intera con Martin non ti è bastata?
Non è quello. È che sul set c’è così tanta adrenalina, e sono tornato a casa euforico!

Jonan, nonostante tu abbia iniziato da poco, hai già un fan club.
Si, sembra che piaccio molto. E poi, quando accendo Grindr e Bender, mi arrivano messaggi del tipo “ho visto il tuo video”, “la tua sborra”, ecc. In realtà, non mi ci sono ancora abituato.

Martin ha fatto anche film porno etero. Jonan, tu li faresti?
Non l’avevo mai pensato, ma perchè no?
(Martin:) È più facile di quanto tu possa credere. C’è un fattore comune a tutti gli attori porno, ed è quello dell’esibizionismo. Devi sentirti desiderato, altrimenti diventa tutto complicato. Le riprese dei film di Falcon, per esempio, durano anche sei ore. In questo tempo, è evidente che deve piacerti il ragazzo o la ragazza con cui stai lavorando, ma devi anche essere eccitato al pensare che c’è tanta gente che ti sta guardando, e che si eccita al vederti. Si chiama narcisismo, ed è fondamentale.

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Parlando di malattie, non avete paura di cambiare tanti partner?
(Jonan:) Io sono ipocondriaco. Per ogni cosa, vado al medico, perchè sennò sto male.
(Martin:) Al giorno d’oggi, nessun produttore ti chiede più le analisi del sangue. Solo, forse, Kristen Bjorn, nel caso in cui si faccia bareback. Personalmente, non ho mai voluto fare bareback perchè non sono d’accordo di promuovere e far vedere alla gente che è normale, qualcosa che ti può far ammalare. Non parlo solo di HIV, ma anche sifilide, gonorrea, epatite e, specialmente, il human papilloma virus. Un attore porno non dovrebbe fare bareback.
(Jonan:) Il bareback non lo faccio neanche nella vita reale, ma ammetto che guardarlo nei video mi eccita molto.
(Martin:) Si, perché c’è un rischio addizionale. Poi, anche se uno è positivo all’HIV, ma è in cura, è praticamente impossibile che lo passi ad un’altra persona. Se sei positivo, puoi fare l’attore porno, a patto di portare la documentazione che certifica che stai prendendo una medicina. Nonostante ciò, ribadisco, è possibile trasmettere tante altre malattie. E poi, ricordiamolo, nel caso di aver avuto un rapporto a rischio, esiste una pastiglia che si può prendere nelle 72 ore seguenti, e che elimina il rischio di infezione.

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Concretamente, riduce il rischio di infezione del 90%.
(Martin:) Sarebbe un 100%, ma la percentuale diminuisce perché non tutti seguono la profilassi dei 30 giorni, e smettono di prendere la medicina prima.
(Jonan:) È come con qualsiasi antibiotico. Ti senti bene, e smetti prima. Non bisogna mai farlo!

Jonan, tu oggi fai il barista. Se, per esempio, fra 10 anni, qualcuno di offrisse un lavoro come direttore di un’azienda, credi che la tua esperienza nel porno potrebbe giocare a tuo sfavore?
(Jonan:) Sinceramente, credo di si.
(Martin:) Però, è molto difficile uscire dal mondo del porno. E se riesci a farti un nome, è impossibile!

Jonan, lavorare con Martin, poi, è stata una promozione grandissima per te.
Si, ma è anche facilissimo lavorare con lui.

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Se qualcuno volesse lavorare con Martin Mazza, è possibile?
(Martin:) Io sarò ad Ibiza tutta l’estate, facendo video amateur con la casa di produzione Puta Locura.

Sai quanti italiani ci sono ad Ibiza e Formentera d’estate. Invitali!
Ciao italiani, se venite ad Ibiza e credete di essere in grado di fare film porno, mandate un e-mail a produccion@putalocura.com e potreste essere selezionati. Si tratta di video amatoriali, cose che tutti ormai sono abituati a fare anche in casa, solo che poi non tutti mettono su internet. Se volete iniziare, la cosa migliore è farlo con dei video amatoriali.

Però, chi viene selezionato per fare qualche scena con te ad Ibiza, viene pagato?
Certo. L’azienda, poi, guadagna dei soldi con i tuoi video. È, dunque, logico e corretto che paghino. Certo, le grandi produzioni spesso non vogliono rischiare di prendere il primo che passa, perchè montare un set, con telecamere, luci e truccatori, costa.

Tu non sei solo un attore porno, ma anche un impresario.
Impresario di me stesso, prima di tutto. Sono l’immagine di molte marche, e tempo fa avevo lanciato un magazine, si chiamava OMGOD.

Jonan Garcìa, l'astro nascente del porno gay spagnolo - martin mazza - Gay.it

Che, come quasi tutte le riviste specializzate gay in Europa, è fallito. Qual’è il motivo per cui una rivista gay non riesce a sopravvivere?
Non è una cosa specifica delle riviste gay, ma delle riviste in generale. La gente non ha più soldi da spendere. Poi, ci sono sempre meno alberi, e la carta costa sempre di più. Per non parlare dei servizi di tipografia. Se vuoi pubblicare 20 mila esemplari, devi spendere 20 mila euro. Ma al giorno d’oggi, in un mercato di nicchia, non è facile. Aggiungi a ciò che c’è bisogno di pagare i collaboratori e, alla fine, anche il fisco.
Poi, c’è internet, dove le notizie vengono pubblicate nello stesso momento in cui accadono. Se io nel mio mensile voglio pubblicare l’ultima foto di Lady Gaga, devo aspettare un mese, e sarà già vecchia, perché nei blog viene pubblicata nello stesso momento in cui Lady Gaga l’ha fatta.

Per finire, Martin, lo sai cosa significa “mazza” in italiano?
La mazza! Però il mio membro non è così grande. Mi piaceva il nome, nulla di più.

di Dino Geromella

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