Se una persona superstiziosa dovesse giudicare il mondo dell’hard gay dagli eventi che si sono susseguiti nell’ultimo anno, probabilmente farebbe qualche gesto scaramantico prima e dopo la visione di un video col suo porn performer preferito. In questo spazio ne abbiamo riportati diversi, ma varrebbe la pena di citarne molti altri. Basti pensare che il 2009 finiva con la morte del gay porn performer Dustin Michaels (vero nome Andrew Grande, deceduto soffocato dagli ovuli di marjuana che stava ingerendo nel tentativo di sfuggire ad una perquisizione), mentre il 2010 è inziato con il suo collega ventiduenne Randy (in forza alla Pink Bird Media) che perdeva la vita a gennaio a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio, seguito a ruota dal venticinquenne Chad Noel della Cobra Video (meglio noto come Donny Price e Craven Cox) che è deceduto per complicazioni da AIDS (mai curata).
Più recentemente, nel mese di agosto, il regista John Summers ha perso la vita a causa di un arresto cardiaco, ed è morto, suicida, persino Joe Miller (che nella foto vedete assieme a Bill Clinton), il proprietario (gay) della RUSH, la marca di popper più nota nell’ambiente gay americano. E oltre agli episodi luttuosi quest’anno non sono mancate nemmeno le risse, l’ultima delle quali (ma solo in ordine di tempo) è stata quella fra i giovani gay porn performer Jayden Grey e Brandon Wilde, che si sono azzuffati in pieno centro a West Hollywood. La rissa si è conclusa con Brandon Wilde (che, ricordiamo, lo scorso luglio era balzato agli onori della cronaca per aver accettato l’invito a cena di un senatore repubblicano) che ha esibito il suo occhio nero su Twitter. Il mondo dell’hard gay è forse un ricettacolo di episodi squallidi e luttuosi? Probabilmente la questione è mal posta, soprattutto se si considerano altre categorie di gay porn performers. Infatti sembrerebbe proprio che stia aumentando il numero di militari e poliziotti che vengono “pizzicati” in qualche video gay.
L’ultimo caso, ma solo in ordine di tempo, è quello del marine Christian Jade (vero nome Matthew W. Simmons), che attualmente è indagato con l’accusa di “atti osceni, sodomia e coinvolgimento in produzioni pornografiche” da parte della Corte Marziale. In effetti Christian/Matthew aveva dato prova della sua libidine su siti molto popolari fra i pornofili gay: College Dudes 24/7, Corbin Fisher e Active Duty. Non ci è dato sapere come andrà a finire, ma forse il giovane militare ha di che ben sperare: infatti è di questi giorni la notizia che Michael Verdugo ha vinto la causa che portava avanti da due anni, e cioè da quando era stato allontanato dalla polizia per il suo passato di gay porn performer. Ora è stato reintegrato nel corpo di polizia di Hollywood, e probabilmente il suo caso farà testo in futuro. In compenso ci sono rappresentanti delle forze dell’ordine che, non limitandosi ai siti internet e lavorando per le case di produzione di serie A, preferiscono rinunciare alla carriera nelle forze armate per seguire quella nel mondo dell’hard.
È questo il caso di Kris Evans, uno dei nuovi divi della Bel Ami, che dopo essere stato “scoperto” dal commissariato del piccolo paesino in cui prestava servizio, ha dovuto compiere una scelta. Inizialmente aveva deciso di rinunciare alla carriera hard, ma recentemente ha cambiato idea ed ha preferito rientrare nei ranghi della Bel Ami (per la gioia dei suoi numerosi ammiratori). Questo forse significa che il mondo dell’hard gay è un ricettacolo di militari e poliziotti viziosi? Evidentemente no. Il punto è che il mondo dell’hard gay, soprattutto dopo l’arrivo di internet, si è allargato a dismisura, coinvolgendo migliaia di nuovi porn performers e addetti ai lavori ogni anno. È inevitabile, quindi, che in questa marea di persone si possano ritrovare storie più o meno fortunate ed esempi più o meno positivi.
Il punto è che i ragazzi che partecipano a video e siti hard, ormai, sono persone estremamente eterogenee (dal gay for pay all’attivista lgbt, dal ragazzo di campagna un po’ bisex all’escort gay di professione, dalle coppie di performers sposati agli stdenti universitari, dagli aspiranti attori ai modelli fashion…), e di conseguenza l’industria dell’hard gay sta iniziando a riflettere le luci e le ombre della comunità gay nel suo insieme. Forse non è ancora arrivato il momento di scrivere un libro sulla sociologia dell’hard gay, ma sarebbe interessante iniziare a pensarci su, anche perché gli spunti interessanti di certo non mancherebbero.
di Valeriano Elfodiluce
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