All’inizio è un bisbigliare silenzioso, un accenno fugace fatto da qualcuno nel buio fumoso di una osteria di tendenza. Una parola in più davanti a un bicchiere di rosso, particolari hard che fanno arrossire, dettagli che paiono usciti da un film porno- soft molto raffinato.
Poi il vociare si fa più intenso e frequente e diventa il filo intrecciato e un po’ misterioso che svela una nuova tendenza. Cene sontuose e orge gay e bisex, il tutto al riparo da sguardi indiscreti, nei saloni appartati e accoglienti di case selezionate. Comodità, discrezione e tecnologia. Lasciati da parte gli amplessi rapidi e scomodi nelle dark room o nelle cabine delle saune, ci sono nuovi reami del piacere promiscuo. Case private, mai locali. Fuori città e non sempre facili da raggiungere. Un reclutamento sotterraneo. Lunghe attese. E’ il trionfo della nudità quasi totale. Una volta sul posto si lasciano gli abiti in una stanza, si possono tenere solo poche cose, a scelta. Un perizoma, un collant, uno stivale. A volte una collana lunga fino ai piedi, braccialetti borchiati, una maschera nera.
Candele, incensi, uomini che si accoppiano con uomini, donne che scambiano carezze con altre donne e con uomini, insieme , divisi, intrecciati, talora confusi. Chi si apparta per qualche minuto, chi decide di assaggiare tutto. Un crescendo di emozioni che culminano nell’ estasi.
Segue una pausa rigeneratrice, ci si siede a tavola, sempre rigorosamente nudi. Pietanze elaborate, frutta e dolci, ottimi vini. Poi ancora sesso e ancora piacevoli interruzioni culinarie, fino a tarda notte, o magari al mattino. Un rituale che ha radici nell’antichità ma che è tornato di moda in alcune grandi città: Modena, Bologna, Torino, Napoli, forse altre. Leggende metropolitane?
Per fortuna, dopo tanti pettegolezzi sommessi incontro Luca M. che ci è stato davvero e può fornirmi molti particolari interessanti.
Il reclutamento avviene attraverso un passaparola discreto, come per i "rave party" Una frase buttata lì, magari incontrando al cinema un vecchio amico, gay da sempre: "ma tu , per caso, saresti interessato…hai problemi a stare con uomini? Oppure con donne?" Perché la regola è quella di non sottrarsi a niente. Approcci, assaggi. Bisogna evitare ogni prevenzione.
Di solito poi si viene contattati via e-mail e si ricevono le istruzioni per raggiungere il luogo, una villa appartata, di cui non si conosce il proprietario.
Le persone devono essere più di sette, per una strana cabala, mai di meno. Normalmente sono quindici o sedici, maggiore è il numero e maggiore è il divertimento e il piacere. Luca è entrato, un po’ intimidito, e, scortato da un cameriere, ha percorso un lungo corridoio in penombra fino a una stanza dove gli è stato detto di togliersi i vestiti. Si è spogliato in fretta, pronto a mostrare con orgoglio il suo corpo agile e palestrato. Ha percorso di nuovo il corridoio ed è stato introdotto nel salone attraverso una piccola porta. E’ rimasto senza fiato.
C’era una tavola principesca, tutta addobbata con piatti e vassoi, insalate di riso, pesce, bottiglie di vino pregiato, bicchieri di cristallo. In un angolo un computer con web cam, da cui era possibile entrare in varie videochat erotiche, tre televisori con videoregistratore e cassette porno, per tutti i gusti, omo, etero, bi, trans, cesti di vimini pieni di profilattici e fluidi lubrificanti, vibratori di varie forme e materiali, anelli e fruste. Attorno al tavolo uomini e donne, tutti fra i venticinque e i quaranta. Nudi, anche se non completamente. Lui ha subito notato un moro, mediterraneo, alto. Uno dei ragazzi più belli che aveva mai visto. Indossava un perizoma attillato che metteva in evidenza un membro splendido e già solleticato dalla situazione. Gli è andato incontro, dandogli il benvenuto, e , con delicatezza, l’ha spinto su un divano. Poco dopo Luca si è trovato in bocca il membro del ragazzo, mentre una giovane molto magra e androgina si è avvicinata e ha cominciato ad accarezzargli il ventre succhiandogli i capezzoli.
Ci è voluto molto poco per lasciarsi andare e farsi prendere dal vortice della festa, una vera orgia del terzo millennio. A intervalli regolari, il domestico che l’aveva introdotto e fatto accomodare, suonava una campana, ed era il segnale che tutti dovevano sedersi a tavola.
I piatti erano abbondanti e ricercati, era obbligatorio assaggiare tutto. Ostriche, ricci di mare, sogliole, arrosti misti. Subito ha notato alcune persone conosciute, che non avrebbe mai immaginato in una situazione del genere, e altri sconosciuti, attraenti ed invitanti. Parlando con una ragazza che gli era seduta a fianco, ha saputo che quella delle " libagioni erotiche" è una tendenza che si sta diffondendo in molte città, con un seguito discreto e sempre più largo. A volte sono a tema, magari sadomaso, oppure antica Roma.
Il gioco, fra squilli di campanella, sodomie, lingue, profumi delicati e carezze di mani leggere come corde di un’ arpa, assaggi e 69, si è protratto fino all’alba.
Luca vive attendendo di essere ricontattato , e probabilmente, può capitare ad ognuno di noi.
di Francesca Mazzucato
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.