Lo scorso 30 settembre si è conclusa l’edizione autunnale del MISEX, il salone italiano dell’eros che tiene banco a Milano da quindici anni. A buona parte del pubblico di questo sito la notizia non farà né caldo né freddo ed è comprensibile: nel MISEX lo spazio riservato all’erotismo gay è praticamente nullo fin dalla sua prima edizione.
Dietro a questa constatazione apparentemente banale, però, è possibile verificare quanto e come si sia evoluta (o involuta) la situazione italiana sotto questo punto di vista. Sul fatto che la pornografia in Italia sia tradizionalmente di "competenza" eterosessuale nessuno ha niente da obbiettare, nonostante tutti sappiano che i cinema a luci rosse italiani (e non solo quelli) siano stati gli antenati non ufficiali delle dark room gay.
Eppure i gay italiani non si sono emancipati se non prima del World Pride del 2000, quando hanno preso coscienza del loro numero e della legittimità delle loro istanze. In questa presa di coscienza, però, la rivendicazione pubblica di un certo immaginario erotico è sempre stata trascurata. Forse per paura di dare nuovi spunti ai pregiudizi e all’omofobia, forse perchè ancora oggi i gay italiani preferiscono vivere i loro desideri erotici in privato e al sicuro o forse, più semplicemente, perchè in una nazione intrinsecamente cattolica e subdolamente perbenista viene ancora spontaneo vivere certe cose in clandestinità.
Sta di fatto che se in Italia la comunità gay inizia a rivendicare pubblicamente molti diritti che le vengono negati, sembra trascurare quelli relativi al proprio immaginario erotico, che pure esiste. Il fatto che in Italia non ci siano riviste in edicola che si occupino specificatamente di questo argomento è indicativo, e allo stesso modo è indicativo il fatto che i libri di fotografia erotica in Italia arrivino solo tramite importazione.
Per i gay italiani l’erotismo è ancora una questione personale e non culturale, tant’è che molte persone che non si sognerebbero mai di comprare un DVD hard, una rivista o un libro erotico, frequentano abitualmente cruising bar e luoghi di battuage. Per gli etero è diverso, in buona parte perchè il loro erotismo è l’unico riconosciuto ufficialmente, ma anche perchè l’erotismo e la pornografia etero sono assunti culturali da decenni. Che poi in Italia l’erotismo in generale sia stigmatizzato a prescindere dal suo "orientamento" è un dato di fatto, ma ciò non toglie che nel nostro paese l’erotismo gay ufficialmente non esiste, e non gli vengono dati neppure degli spazi nei festival dedicati a certi temi (come accade, ad esempio, al Salòn del Sexo di Barcellona o all’ AVN Enterteinment Adult Expo di Las Vegas).
Pura fantascienza, per noi, sarebbe avere delle fiere dedicate esplicitamente all’eros gay, come da qualche anno avviene negli USA con il GAY EROTIC EXPO (che ogni anno si tiene a Los Angeles e a New York). Le ragioni di questa situazione sono tante e complesse, ma è indubbio che se è vero che l’offerta è proporzionale alla richiesta, in Italia non sono molte le persone disposte a vivere la loro dimensione erotica alla luce del sole e senza complessi (come fanno gli etero che vanno al MISEX), preferendo relegarla (e sfogarla) in altro modo. O perlomeno questa è la conclusione che se ne potrebbe trarre.
Di certo c’è che il 20 e 21 ottobre si terrà il prossimo GAY EROTIC EXPO newyorkese, e sicuramente sarà affollatissimo.
Il sito del gay erotic expo è https://www.gayeroticexpo.com/
di Valeriano Elfodiluce
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