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BOLOGNA. Ha partecipato alla sesta edizione del Mistergay a Bergamo, non si è piazzato tra i primi 3 ma ci è andato vicino, il pubblico della serata lo aveva adottato. Nella vita fa lo studente a Bologna (ma è originario di Napoli) e nel tempo libero si dedica allo spettacolo, si esibisce nei locali ballando, cantando e….. spogliandosi.
Cosa ha significato per te partecipare al Mistergay Italia?
Per quanto mi riguarda penso che noi giovani della nuova generazione gay abbiamo meno difficoltà a farci vedere su di un palco, a finire su giornali e tv, a spogliarci e a fare un po’ di sano esibizionismo che a me, devo dire, piace molto. Per cui Mistergay era il palcoscenico ideale per questo tipo di spettacolo.
E ci sono stati sviluppi?
Beh, direi proprio di sì. Da un lato una conseguenza professionale, nonostante non abbia vinto mi sono state fatte diverse proposte professionali tipo servizi fotografici, apparizioni televisive e giornalistiche. Ma soprattutto, ed è quello che mi interessa di più, le proposte per serate in discoteca, ballare sul cubo, stare in mezzo alla gente e parlare col pubblico anche per far capire che chi partecipa a Mistergay non vuol dire avere solo un corpo più o meno attraente, ma anche una testa e delle idee.
I tuoi lo sanno? Come hanno reagito?
Certo che lo sanno, praticamente da 7 anni quando avevo 18 anni. La cosa è andata così: mia madre è venuta da me e mi ha detto "figlio mio, secondo me tu sei omosessuale: sappi che per me non è una malattia, sei uguale ai tuoi fratelli (ne ho 5…) e cerca di viverti la vita nei migliore dei modi" (pensare che in quel periodo avevo addirittura la ragazza…). Per mio padre le cose non sono state così semplici anche se adesso è per me un forte punto di riferimento.
Che prospettive vedi nel tuo futuro?
Tra due mesi finisco il corso di specializzazione per stilista-modellista e naturalmente mi piacerebbe trovare un lavoro in questo settore. Ma se potessi scegliere vorrei fare televisione e spettacolo per esprimere la mia creatività, una certa energia di vita, far conoscere le mie canzoni (suono il pianoforte da quando avevo 3 anni e canto da quando ne avevo 10). Poi come tutti i napoletani mi piace stare in mezzo alla gente e fare casino fino a tardi.
Sei fidanzato?
In questo momento sono il fidanzatino (perché sono piccolino) dell’Emilia Romagna, ma cercherei una storia vera, monogama, ce l’ho persino tatuato nel braccio con ideogrammi di cinese arcaico (vedi foto). Il mio uomo ideale ha un forte senso dell’umorismo, è uno sportivo come me (sono secondo classificato ai campionati nazionali di arti marziali), e soprattutto deve essere leale, coraggioso e non aver problemi a baciarmi in pubblico.
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