Ci ritroviamo di nuovo alla vigilia di quella che può essere considerata una delle festività più consumistiche per la coppia che possano esserci in circolazione. Un evento che puntualmente arriva ogni 14 febbraio, manifestandosi, nei giorni immediatamente precedenti, con un’aria dolciastra che lascia intuire lo spirito che bisogna obbligatoriamente adottare in questa circostanza invernale, trasformando ogni vetrina in un trionfo di cuoricini e bocche rosse vogliose di baci, di cioccolatini di ogni forma e dimensione e scatole di dolciumi, E le coppie gay spesso “imitano” quelle eterosessuali festeggiando quest’evento nello stessa maniera, nonostante l’effusione in pubblico possa generare ancora delle occhiatacce o addirittura delle aggressioni. Stringere la mano del proprio partner passeggiando amabilmente per le vie del centro o avvicinare dolcemente le proprie labbra a quelle carnose che ci hanno stregato cuore ed anima nel bel mezzo di una cena romantica, può essere un espediente per far partire lo sfottò classico del perbenista di turno.
Perché le coppie gay non possono festeggiare San Valentino come tutti gli altri? Basta poco purtroppo per innescare una spirale di violenza e, come narrano i tristi fatti di cronaca di un paio d’anni fa, basterebbe un bacio scambiato magari con un briciolo di trasporto in più per far partire addirittura un controllo delle forze dell’ordine, come se si fosse nel bel pieno di un’orgia a cielo aperto o di un rapido rapporto orale consumato all’ombra di un monumento secolare o di una stradina poco baciata dalla luce delle strade. Non è permesso accarezzare i capelli del nostro amato bene mentre si cena insieme al ristorante, e ci si deve limitare a qualche gioco di piedino, nascosto sotto al tavolo, salendo dalle caviglie fino alla zona che vorremmo assaggiare al posto del prelibato manicaretto che abbiamo nel piatto. Per chi non accetta di mettersi la maschera anche a San Valentino e vuole rendere più piccante questa festività, allora non resta che organizzare una cenetta con tanto di finale peccaminoso, nel calore delle quattro mura domestiche.
Che si faccia largo, per i più “coraggiosi”, l’ardire di scambiarsi un bacio, per quanto casto, in pubblico, ma lasciamo la porta aperta alla fantasia e alla creatività sensuale e sessuale al gusto di un’organizzazione culinaria, tra assaggi golosi di cibo e di sesso. Cosa c’è di meglio, d’altronde, di una cenetta preparate in due, mescolando sapientemente gli ingredienti, sorseggiando un bicchiere di un buon vino rosso, magari annusando i capelli del proprio uomo mentre ravviva il sughetto in padella? O molestare il fondoschiena tanto invitante del partner mentre affetta finemente delle verdurine per una gustosa grigliata da consumare insieme? Il tocco afrodisiaco del cibo, con un trionfo di ostriche acquistate solo per l’occasione e di un cocktail di gamberi elegante e tutto sommato ricercato, saranno soltanto dei piccoli aiuti per scatenare il lussurioso dopocena, quando piatti e posate saranno a fare un giro in lavastoviglie e i cioccolatini appena scartati serviranno per far partire un divertente gioco erotico.
Spogliarsi lentamente davanti al proprio compagno sarà solo l’inizio di una notte di sesso sfrenato, a metà strada tra il selvaggio istinto e la dimostrazione del forte rapporto che lega due uomini. Basterà poi semplicemente appoggiare i cioccolatini tipici di San Valentino sul proprio corpo nudo, già comodamente disteso sul letto: sarà un goloso invito ad assaggiare, evitando l’uso delle mani, ma destreggiandosi rigorosamente solo con la bocca, i deliziosi gioiellini di cioccolato, soffermandosi sulle zone considerate soggettivamente più erogene. Mangiare la copertura di gustoso fondente sarà soltanto il pretesto per mordere un capezzolo già un po’ turgido, mentre sgranocchiare la nocciola farà assaporare tutto il gusto dell’interno coscia, anticamera di un’analisi più attenta delle parti immediatamente superiori. Un gioco per chi non ha un gran rapporto con il girovita o che può concedersi qualche caloria in più, ma per chi un partner per l’occasione non ce l’ha, c’è sempre San Faustino, il 15 febbraio, per celebrare in modo piccante una festa dei single come si deve.
di Stefano Orsini
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