Wimbledon è ancora in corso, con gli ottavi di finale che vedranno oggi il nostro bel Matteo Berrettini sfidare King Roger Federer, ma è dai campi femminili che arriva una splendida storia sportiva a tinte LGBT.
Alison Van Uytvanck e Greet Minnen sono due tenniste belghe. La prima 25enne, la seconda 21wnnw, Alison e Greet sono lesbiche dichiarate e fanno coppia nella vita reale. In doppio sono uscite lo scorso fine settimana, ma entrambe sono comunque riuscite a lasciare il segno, chiedendo esplicitamente ai colleghi, soprattutto uomini, di trovare il coraggio per fare coming out. D’altronde non esistono tennisti dichiaratamente omosessuali in tutto il circuito ATP.
Vorremmo vedere più gente venire avanti e dire: “Va bene”. Penso che la gente avrebbe più fiducia. Gli uomini l’apprezzerebbero, molti seguirebbero a ruota, e la cosa diventerebbe più facile per tutti. Ci devono essere per forza dei tennisti uomini gay tuttora in attività sul Tour. Anche se capisco che se fossi un uomo sarebbe più difficile venir fuori, per via degli stereotipi su questo tema. Le donne fanno coming out più facilmente degli uomini, spero che siamo da esempio, un modello da seguire in questa delicata dichiarazione, e che le cose vadano sempre meglio negli anni. Così che tutti possano parlarne liberamente.
Nel 2017 l’americano Brian Vahaly ha fatto coming out, ma solo 10 anni dopo essersi ritirato. Identica situazione si è verificata con il connazionale Jan-Michael Gambill. In campo femminile il muro è più volte crollato, da Billie Jean King a Martina Navratilova passando per Amélie Mauresmo, ma tra gli uomini il tabù ancora persiste. Perchè non abbatterlo una volta per tutte?
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