28enne attaccante francese dell’Atlético Madrid e della nazionale, con cui si è laureato vicecampione d’Europa nel 2016 e campione del mondo nel 2018, Antoine Griezmann, in odore di trasferimento al Barcellona, troneggia sulla copertina dell’ultimo numero di ‘Têtu‘, rivista LGBT francese.
Sposato da due anni con Erika Choperena nonché padre della piccola Mia, il grande Griezmann ha deciso di utilizzare la propria faccia per dire basta all’omofobia nel calcio. Una volta per tutte.
I calciatori non escono allo scoperto perché hanno paura di essere insultati. Se fossi gay, lo direi, anche se è più facile una cosa simile così quando non lo sei.
“Siamo orgogliosi di questa copertina e di questa intervista, che vogliamo prenda vita nel mondo del calcio. Antoine Griezmann è un modello per molti giovani. Ha immediatamente accettato di parlare con Têtu”, ha dichiarato Roman Burrel, direttore editoriale della rivista. Antoine aveva già affrontato questo argomento nel corso di un documentario trasmesso su France 2 il 14 maggio scorso, intitolato “Calciatore e omosessuale, il cuore del tabù”.
In passato anche altri calciatori francesi avevano detto basta all’omofobia dalle pagine di Têtu, vedi David Ginola e Olivier Giroud, ma è chiaro che un nome come Griezmann, tra gli attaccanti più forti al mondo, faccia molto più rumore. Sabato 18 maggio, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, la Professional Football League (LFP) ha chiesto ai capitani, allenatori, arbitri e delegati del campionato francese di calcio di indossare un bracciale arcobaleno per la 37° giornata.
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