Omosessualità e sport, soprattutto per il calcio, non vanno a braccetto. Nell’ultimo periodo se ne è discusso spesso, arrivando a varie iniziative che vogliono abbattere il muro che divide la comunità LGBT dallo sport. Dal 2017, le grandi società calcistiche avevano iniziato ad aprirsi alla possibilità di accettare un calciatore gay. Come se il mondo del calcio fosse un universo a parte, dove l’omosessualità non esiste. A fine 2017 un sondaggio aveva riportato che ben il 63% dei tifosi italiani accetterebbe il loro calciatore preferito omosessuale.
Una grande rivelazione che ha colpito anche Football Manager, un noto videogioco di calcio manageriale. I creatori della piattaforma hanno inserito la possibilità che il calciatore faccia coming out. Ma non si ferma qui: ad una uscita dall’armadio da parte di un calciatore, potrebbe corrispondere un aumento del fatturato della società.
Aumentano i calciatori gay… aumenta il fatturato
Il mese scorso si era rimasti scioccati dal titolo di Libero, “calano PIL e fatturato ma aumentano i gay“. Ecco, il senso è stato girato in positivo sia per il fatturato che per i gay. Discutibile, come proposta, perchè si associa il coming out ad un aumento per il fatturato della società calcistica scelta dal giocatore. Nel videogame, non appena un calciatore decide di fare coming out, la notizia è seguita da una lettera da parte del direttore commerciale della società, che riporta: “Il direttore commerciale ha detto di aspettarsi un incremento del fatturato, dovuto alla vendita di magliette e al merchandise, dopo che un tuo giocatore ha dichiarato di essere gay in una recente intervista”.
Come interpretare questa commercializzazione dell’omosessualità? Certamente, se un personaggio noto del mondo dello spettacolo, della politica o dello sport (come in questo caso) decide di fare coming out, la notizia farà il giro del paese o del mondo, a seconda della sua notorietà. Basti pensare alle voci che girano da anni su Cristiano Ronaldo. Se da una parte potrebbe risultare una bizzarra apertura del mondo del calcio nei confronti dell’omosessualità, dall’altra si associa un momento importante e segnante di una persona, il coming out, a un mero espediente per far parlare di sé e, a quanto pare, di aumentare il fatturato.
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