Patricio Manuel ha fatto la storia del pugilato, nel weekend, diventando il primo pugile transgender professionista a vincere un incontro di boxe negli Stati Uniti d’America.
33 anni all’anagrafe, Patricio ha sconfitto il messicano Hugo Aguilar ai punti, nella categoria dei pesi superpiuma. Prima di cambiare sesso, Manuel aveva provato a qualificarsi alle Olimpiadi di Londra 2012, ma a causa di un infortunio alla spalla dovette rinunciare al sogno olimpico. Successivamente ha cambiato sesso e ottenuto il patentino da pugile professionista nel 2016. Nel fine settimana la prima storica soddisfazione sul ring. Da uomo.
“Non cambierei per nessuna ragione al mondo tutto quello che ho fatto per arrivare fin qui, ne è valsa la pena perché ora sono un pugile professionista”.
L’avversario sconfitto, Hugo Aguilar, prima dell’incontro aveva detto: “Ho molto rispetto per quello che ha fatto, per me non cambia nulla. Quando siamo sul ring vogliamo entrambi la stessa cosa, vincere”.
I giudici del Fantasy Springs Resort Casino di Indio, in California, hanno assegnato la vittoria a Patricio con una decisione unanime. Gli ultimi sei anni sono stati tutt’altro che semplici per Manuel, costretto a cambiare il proprio allenatore e la palestra d’allenamento perché transgender. Le autorità della boxe californiana, poi, sono state a lungo riluttanti sulla concessione di una licenza, fino a quando il Comitato Olimpico Internazionale ha permesso agli atleti trans di competere sul ring. Una decisione, presa nel 2016, che ha effettivamente spianato la strada al sogno di Manuel.
"It's a funny thing when just living your truth becomes historic."
Patricio Manuel gets his first win as a professional boxer @fantasysprings. #GoldenBoyFN. Congratulations! pic.twitter.com/ce4T9OcBQa
— Golden Boy Boxing (@GoldenBoyBoxing) 9 dicembre 2018
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