Oggi 24enne, Tom Daley è diventato campione del mondo nella piattaforma da 10 metri nel 2009, ai Mondiali di Roma, quando aveva appena 15 anni.
In questi 10 anni il tuffatore britannico è diventato marito e padre, grazie all’amato Dustin Lance Black e al piccolo Robert Ray, nato tramite gestazione per altri il 30 giugno scorso, oltre ad aver vinto altri due ori ai mondiali e due bronzi olimpici. Eppure anche Daley ha dovuto superare le forche caudine dell’accettazione, con un coming out pubblico diventato realtà nel 2013, a 19 anni appena, che da allora l’ha tramutato in fiero ‘portavoce’ della comunità LGBT. Ma anche il tuffatore inglese, prima di caricare quel video Youtube in cui con coraggio gettava la maschera, ha faticato ad abbracciare se stesso.
Nel corso di una trasmissione radio, intervistato da Lauren Laverne, Daley ha rivelato che si è spesso sentito ‘inferiore’ proprio a causa della sua omosessualità, perché ‘socialmente non accettato’ dagli altri ragazzi e ragazze della sua età.
“Fino ad oggi, le sensazioni di sentirmi inferiore e diverso rispetto agli altri sono state le cose reali che mi hanno dato il potere e la forza per avere successo”. Tom voleva dimostrare al mondo di essere ‘qualcosa’, ma soprattutto ‘qualcuno’, tanto da decidere di fare coming out ad appena 19 anni, perché sicuro che la gente, i suoi fan, non sarebbero rimasti ‘delusi’.
Preso un anno sabbatico per crescere e coccolarsi il primogenito, Tom ha ovviamente parlato di Olimpiadi, perché Tokyo 2020 è tutt’altro che lontana, eppure l’ossessione dell’oro olimpico ha smesso di tormentarlo.
“Se me l’avessi chiesto l’anno scorso ti avrei risposto che sì, ‘ho bisogno di vincere una medaglia d’oro’. Ma sai, ci sono cose più grandi delle medaglie d’oro olimpiche. La mia medaglia d’oro olimpica è Robbie”.
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