Una nuova inchiesta colpisce l’Italia. Alle Iene, nella puntata del 13 ottobre, Giulio Golia ascolta la storia di un ragazzo che si è rivolto alla trasmissione per denunciare i comportamenti poco ortodossi di un prete. Dopo aver perso il lavoro ed essere rimasto con un mutuo da pagare, il ragazzo si è rivolto a un frate del convento che frequenta sin da bambino per ricevere un appoggio morale. Il suo confidente invece ha cominciato ad abbracciarlo, tentando un approccio fisico. Dapprima accarezzandogli le spalle e la pancia per poi arrivare a sfiorare le parti intime del ragazzo, che non avendo gradito le attenzioni "particolari" si è allontanato dal convento. Dopo aver piazzato una telecamera nascosta per testimoniare la veridicità del proprio racconto, il ragazzo si è recato di nuovo dal frate che, questa volta ha messo in atto un approccio più diretto facendolo passare per conforto religioso. Dopo averlo respinto, il ragazzo ha fatto presente al padre che quello che stava facendo era da considerarsi peccato, ricevendo una risposta molto chiara: «Non è peccato. È conforto spirituale».
A questo punto il complice delle Iene si è rivolto a un altro sacerdote per raccontare la vicenda di cui è stato protagonista e capire come comportarsi in questi casi. Il secondo prete, sconvolto dalla vicenda, ha consigliato al ragazzo di parlare con il superiore del convento affinchè questo venga richiamato all’ordine e ritirato perchè «manipolare moralmente una persona convincendola che qualcosa non sia peccato, oltre che violentarla, è manipolare la sua coscienza morale – ed ha aggiunto, per rassicurare il ragazzo timoroso di poter rovinare la vita al frate – devi evitare che questa persona faccia più danno ad altre persone». Questo triste spaccato della Chiesa italiana ha messo in luce un aspetto negativo dell’omosessualità, il fenomeno dei preti-adescatori che, anche grazie alla presenza di religiosi che portano avanti la propria missione con onestà, va denunciato e arginato al più presto. Soprattutto a partire da adesso che grazie a le Iene molti italiani hanno aperto gli occhi su questa tristissima realtà.
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