Gettando un piccolo sguardo all’ex impero del male, ovvero la Russia, si nota quanto il paese sia in profondo mutamento. Fino a poco più di un decennio fa gli omosessuali russi rischiavano di finire in prigione, oggi invece locali rivolti alla clientela gay si possono trovare nelle principali città, da Mosca a S. Pietroburgo a Vladivostok. Recentemente i frequentatori di questi ritrovi possono anche sfogliare le pagine di KVIR, il primo e al momento unico gay magazine russo. Creato per iniziativa di Ed Mishin è stampato su carta patinata, interamente a colori ed ha una tiratura di 15.000 copie. L’editore parla di una rivista che ha lo scopo di intrattenere e informare, strutturata sul modello di molte riviste simili già diffuse in occidente con recensioni, approfondimenti e articoli sulle relazioni gay. Non mancano le foto artistiche di nudi maschili, destinate prevedibilmente a creare qualche imbarazzo iniziale da parte dei distributori editoriali, ecco perché Kvir non lo si può ancora acquistare nelle normali edicole, dove pure abbondano riviste anche apertamente porno etero. Anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria c’è ancora diffidenza e le grosse ditte sono ancora molto restie ad associare il proprio nome ad una rivista rivolta al pubblico omosessuale. Da questo punto di vista bisogna peraltro notare che anche in Italia la situazione non è molto migliore, con grandi case (anche paradossalmente di moda) piuttosto latitanti in termini pubblicitari sulle riviste gay nostrane. Tuttavia Kvir è un seme che contribuisce a cambiare la percezione dell’essere omosessuale anche in un paese dove il pregiudizio è ancora molto forte.
TV: ritocco di make up in vista per la serie televisiva americana “Queer as folk“, trasmessa in Italia da gay.tv (la domenica sera alle 22, con replica il mercoledì successivo sempre alle 22) e molto apprezzata. La nuova stagione comincerà andare in onda negli Stati Uniti ad Aprile e per allora anche gli spettatori potranno notare alcuni cambiamenti che sono stati apportati per renderla ancora più interessante. Le nuove puntate saranno un po’ più complesse, stando perlomeno a quanto dichiarato alla stampa da Robert Greenblatt, presidente del network Showtime che ha lanciato questa serie (nata in Inghilterra) oltreoceano: “Mi auguro che le storie saranno ancora più universali. Molte persone guardano un episodio e pensano che è solo un folle gay sex club show, ma non è così.” Ma c’è forse il rischio che il tutto venga sin troppo annacquato e addomesticato per renderlo appetibile ad un pubblico più ampio? Grennblatt ha voluto rassicurare i fans più trasgressivi, “Non lo faremo diventare come La Famiglia Bradford”, ha detto.
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I programmi di cucina, con abbondanza di esperti o provetti cuochi alle prese con pentole e tegami, sono diffusi e molto seguiti sia in Italia che all’estero. In arrivo per l’autunno un nuovo inaspettato format: la cucina in drag. Infatti i produttori del nuovo show tra i fornelli (che si intitola “Cooking’s a Drag”) hanno lanciato un appello internazionale a tutte le drag queen per trovare chi interpreterà la perfetta la perfetta drag-cuoca che condurrà il programma, Betty Dee Lishous. La selezione si è svolta recentemente a Los Angeles tra aspiranti star arrivate un po’ da dovunque. Requisisti fondamentali: saper cucinare (almeno un po’!), aver la battuta pronta, il gusto per la commedia, la dote dell’improvvisazione nonché un minimo di abilità anche nel cucito. Dal momento che tutti format televisivi prima o poi arrivano anche da noi tremino tutte le scialbe Clerici del piccolo schermo italiota: le neo Platinette sono già a scuola di prelibatezze.
Teatro: c’è da rabbrividirci al solo pensarci ma la vicenda di Andrew Cunanan, l’assassino di Gianni Versace, potrebbe fare da soggetto per un nuovo musical teatrale. Cunanan era un mantenuto divenuto poi oggetto di una grande caccia all’uomo in quanto ritenuto responsabile di almeno cinque altri omicidi, la maggior parte dei quali con vittime omosessuali, prima dell’uccisione dello stilista italiano avvenuta all’ingresso della sua villa di Miami. Cunanan poco dopo si suicidò. Da questa tragica vicenda un teatro di San Diego vuole trarre un musical dal titolo provvisorio “Disposable”, ovvero da gettare, basato appunto sulla vita del killer di Versace e per avviarne la produzione ha stanziato la cifra di 35,000 dollari. La sceneggiatrice Jessica Hagedorn, il compositore Mark Bennett ed il regista Michael Grief stanno lavorando al progetto che, comunque, è ancora nei primissimi stadi di sviluppo.
Cinema. Festeggiano i fans americani di Ewan McGregor nell’apprendere che lo potranno vedere… in tutta la sua gloria in una scena di nudo frontale contenuta nel film, “Young Adam” da lui interpretato con Tilda Swinton. Ewan è adesso sugli schermi al fianco di Renee Zellweger nella commedia “Abbasso l’amore – Down with love” e nel nuovo film di Tim Burton “Big fish”. Intanto ha anche completato il conclusivo episodio della trilogia prologo di “Guerre stellari”, che uscirà l’anno prossimo. La distribuzione americana di “Young Adam” aveva deciso di tagliare la scena ma le furiose proteste dell’attore scozzese sembrano aver avuto effetto ed il nudo frontale è stato reinserito. In Europa la pellicola è stata distribuita senza tagli. L’attore è peraltro già apparso come mamma l’ha fatto in “Trainspotting”, “Velvet goldmine” e anche ne “I racconti del cuscino”. Insomma un habitué del senza veli.
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Chiudiamo con una insolita battuta di Pamela Anderson. Si, proprio lei, la super popputa Pamela, che da “Baywatch” in poi si aggira famelica nei sogni erotici dei maschi gay (e femmine lesbiche?) di mezzo mondo. Recentemente ha lasciato perplessi dichiarando che “C’è un uomo gay intrappolato in questo corpo.” Cosa avrà voluto dire? Le chiavi di lettura sono varie, provetti psicologi ed esperti di rebus dialettici sono già al lavoro; nell’attesa che il mistero venga svelato la si può vedere sul grande schermo nella commedia demenziale “Scary movie 3”.
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