“Siamo tutti uguali prima di un’onda, poi arriva sempre quella che ti travolge, stravolge e capovolge, ma che ti insegna tanto del mare.” Inizia così la mia chiacchierata con il ‘surfista’ Francisco Porcella, vincitore dell’Oscar Biggest Wave Award per averne cavalcata una di trenta metri. Ma uno che non ha paura dell’imprevedibilità del mare e che vive guardando il meteo alla ricerca della mareggiata perfetta, e con la valigia sempre pronta, come affronterà la giuria di Ballando Con le Stelle? Infatti, da stasera, il surfista mezzo sardo e mezzo americano, sarà tra i concorrenti del programma del sabato sera di mamma Rai e questa è la sua intervista a poche ore dalla prima esibizione.
Dai mari del mondo, alla prima serata..
Eh già! Il tutto è nato nello studio di Che Tempo Che fa. Sia io, che Milly, eravamo ospiti da Fazio e, tra una domanda e l’altra, mi ha chiesto se avrei avuto il piacere di prendere in considerazione Ballando. Dopo due incontri a Roma è arrivata la chiamata, e lì ho capito che non si scherzava più.
Ora si fa sul serio?
Sì! Imparare a ballare, o quantomeno a ballare quei balli lì, è veramente difficile. Ho sempre guardato questo mondo con un certo interesse, ma poi non ho mai avuto modo di approfondire perché vivo con la valigia sempre pronta, inseguendo mareggiate. Il ballo, rispetto al mare, è un altro mondo. C’è un lavoro di coordinazione tra me, e la mia partner (Anastasia Kuzmina, ndr), che non avrei mai immaginato.
Francisco, sei single?
Oggi sì. Ho chiuso da poco un capitolo importante della mia vita. Perché?
Quanto scommettiamo che entro la fine del programma, tu ed Anastasia, sarete una nuova coppia?
(Ride, ndr) No, no, io e Anastasia siamo ottimi compagni di lavoro. Lei è una professionista e da lei c’è solo da imparare.
A poche ore dalla tua esibizione, temi la giuria?
Un po’ sì. Il giusto.
E un giurato in particolare?
Tutti! Ognuno ha il suo compito e ognuno è lì per giudicare te, e la tua esibizione. Io sarò me stesso e ce la metterò tutta sperando, soprattutto, di non fare una brutta figura.
Tra un’onda e l’altra, sei anche un modello per una famosa marca d’intimo maschile..
Sì, non ho mai chiuso le porte alle nuove possibilità. Anche questa di Ballando, in fondo, è una grande occasione che la vita mi ha regalato.
Dì la verità: ma in tempi dove nulla è come sembra, quelle foto lì, vengono ritoccate una volta scattate?
Nel mio caso assolutamente no. Giuro. Tutto ‘Made in Italy’.
E l’idea di essere un sex symbol anche per gli uomini, che effetto fa?
Mi diverte e non ne faccio assolutamente un problema, anzi. In generale, sono contento di piacere.
Come vivi la coppia Ciacci-Todaro?
Benissimo. Giovanni è una persona meravigliosa e Milly ha fatto davvero un grande lavoro. Con Ballando porta in onda una parte della nostra società che esiste e che merita di avere la stessa attenzione. Personalmente non sapevo del fenomeno del ‘Same Saxe Dance’ e grazie a quest’esperienza ho scoperto anche questa nuova realtà.
Da come parli sembreresti più ‘tradizionalista’, che rivoluzionario, o sbaglio?
Non direi, anzi. Sono ‘open mind’, com’è giusto che sia, ma anche tradizionalista per altre cose.
Hai mai ricevuto avance da un uomo?
No, non è mai capitato a dire il vero.
E come reagiresti?
Non saprei, ma essendo etero non credo che possa mai accadere nessun equivoco.
Cosa c’è scritto sulla tua carta d’identità alla voce professione?
‘Professional Big Surfer’.
Anche da piccolo avresti voluto fare questo tipo di vita?
In verità volevo fare il calciatore. Ho giocato a calcio sino ai 13 anni e poi ho scoperto il mondo del mare. E in quel momento lì mi si sono aperte due strade: o il pallone, o l’imprevedibilità del mare.
E ha vinto il mare a quanto pare..
Sì, e mi sono trasferito, assieme a tutta la mia famiglia, alle Hawaii.
I tuoi genitori hanno appoggiato questa rivoluzione nella tua vita?
Sì, sono stato davvero fortunato ad avere due genitori così. Papà è stato un giornalista ed un organizzatore di eventi, mentre oggi insegna a scuola. Mia madre, invece, giovava a tennis e insegnava aerobica, mentre oggi fa l’infermiera. E che non si dica che non siamo dei rivoluzionari in famiglia..
Vivete ancora tutti alle Hawaii?
In realtà siamo tutti sparsi. I miei genitori vivono in Florida. Ho due sorelle che vivono a New York, assieme a mia nonna materna, e un fratello che vive a dieci minuti da casa mia, alle Hawaii, anche se poi io non ci sono mai, essendo sempre in giro alla ricerca dell’onda perfetta. L’altra parte della famiglia, invece, è a Cagliari. Ci ritroviamo tutti una volta l’anno. A Natale.
E dove vi ritrovate in quelle giornate particolari?
Ogni volta in un posto diverso.
Hai mai pensato a cosa farai quando scenderai dalla tavola da surf?
È ancora troppo presto ed ho ancora tanti traguardi da raggiungere. Poi, un domani, chissà. Magari l’attore?
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