A settembre sulle frequenze di Gay Tv (canale 810 di Sky) debutterà un programma totalmente nuovo, il cui titolo è ancora in via di definizione, a metà strada tra il reality e il talk, che darà vita ad un genere totalmente nuovo: l’iper-reality. Tutte le sere, dal lunedì al venerdì, per 3 ore, dalle 21 alle 24, 12 persone, di varie identità sessuali, perfettamente sconosciute dai 20 ai 40 anni, si incontreranno in diretta all’interno di un loft per confrontarsi, scambiarsi esperienze ed approfondire temi e argomenti d’attualità. Contrariamente, quindi, al tradizionale modo di trattare i format reality, questo programma non escluderà affatto la vita di tutti i giorni e il mondo esterno dal microcosmo che si crea nel loft. I protagonisti seguiranno l’attualità leggendo i giornali, navigando in internet e seguendo la tv; queste le fonti a disposizione da cui attingere per dar vita a considerazioni e discussioni su attualità e politica senza tralasciare gli aspetti più leggeri dello spettacolo. I “concorrenti” porteranno ogni sera nelle case degli italiani il resoconto della propria giornata, creando un match di opinioni e situazioni che a loro volta saranno messi a confronto con l’interazione del pubblico televisivo che entrerà nel loft attraverso sms, mms, email, webcam e chat. E nel loft saranno ben accetti anche amici ed ospiti, più o meno famosi, che potranno prendere parte, “live” e in diretta, alla discussione. Alle 24, a termine puntata, ogni protagonista tornerà alla propria vita e tornerà a “vivere” nel loft l’indomani, quando ognuno dei 12 avrà vissuto un’altra giornata e avrà altre esperienze, altri vissuti e altri stimoli da riportare. In un contesto, quindi, in cui protagonista è la realtà che viene portata dentro ad un luogo chiuso, il termine reality assume decisamente il significato amplificato e accentuato di iper-reality.
Il format non mostrerà, cioè, una realtà viziata e artefatta dai sistemi mediatici e dalle compressioni artificiali di case, fattorie, autori e conduttori che “conducono” dall’esterno il gioco ma includerà la realtà e il cast dei 12 personaggi coinvolti rispecchierà alla perfezione la società contemporanea. E lo stretto legame con l’attualità – con cui sono possibili e inevitabili continui rimandi e interazioni – nonché la curiosità per un mondo – quello dei ‘diversi’ – che la gran parte del pubblico televisivo ha sempre visto in maniera distaccata e a volte con una certa morbosità, dovrebbe di contro consentire anche l’amplificazione della discussione dall’interno del loft all’esterno della società. Nel programma sarà prevista, infine, la vittoria di uno dei 12 partecipanti, ma anche in questo caso, l’ “iper-realtà” consentirà una vittoria per inclusione non per esclusione: i telespettatori, infatti, non dovranno scegliere chi far uscire dal loft ma, al contrario, saranno invitati ad esprimere un giudizio di gradimento sulle persone che maggiormente – per simpatia, per doti comunicative, per approfondimento nei temi, per integrazione nel gruppo – si desidera continuino a far parte del programma. L’attenzione sarà tutta incentrata non sulla eliminazione, quindi, bensì sulla prosecuzione e sull’inclusione; un atteggiamento che potrebbe anche comportare, nel corso della programmazione, la scelta dell’ingresso di nuove persone nel loft. A breve la redazione del programma avvierà i casting per la ricerca dei 12 protagonisti di questo nuovo programma che andrà ad arricchire la programmazione “gay friendly” della rete satellitare, nata nel 2002, da un’idea di Massimo Scolari.
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