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LONDRA. Prendete un ragazzotto di campagna, infilategli uno slip Calvin Klein di quelli "giusti" e fermerete il traffico nelle più ingorgate arterie di comunicazione del pianeta. E’ quello che è successo a Travis Fimmel, balzato alla notorietà per aver posato per l’ultima campagna pubblicitaria della nota marca di intimo: pagine sulle principali riviste di mezzo mondo, spot e, soprattutto, manifesti giganti con immagini mozzafiato. Quei manifesti che hanno causato ingenti problemi di traffico prima sulla Houston Street di New York, poi a Oxford Street a Londra. Tamponamenti, imbottigliamenti e altre amenità a causa delle centinaia di guidatori e guidatrici con il naso all’insù per ammirare il corpo mozzafiato del bel Travis. Che, dal canto suo, rifiuta ogni divismo e scherza: "Bello, io? Sono solo trucchi fotografici ben riusciti…"
Travis Fimmel ha 22 anni, è l’ultimo di tre fratelli e sin da bambino ha lavorato alla fattoria di famiglia a una quarantina di chilometri da Echuca, nello stato australiano di Victoria. Un’infanzia e un’adolescenza passata a mungere vacche, cacciare le volpi e a coltivare la passione per le moto. Poi, cinque anni fa, la fuga: il giovane Travis, assolutamente ignaro di ciò che avrebbe voluto fare, parte per Melbourne, dove viene notato da un talent scout. Ma lui non si ferma: a 18 anni va a Londra, dove resta per due anni. Lavora in un pub, ha una storia con Nicole Appleton delle All Saints. Molti giornali, anni dopo, riferiscono che Travis definisce la sua ex come "terribilmente noiosa", ma lui smentisce, dicendo che era molto carina ma che le cose tra di loro non funzionavano. E’ stata lei a lasciarlo.
Poco dopo Travis sbarca a Los Angeles. La situazione è quella mitica di tutti i ragazzi di campagna in cerca di fortuna: 60 dollari in tasca e nessuna idea su come incrementare le entrate. Ma il bel campagnolo varca la soglia di una importante agenzia di modelli, che fiuta subito il "talento" del giovane. E dopo qualche spot qua e là, un paio di video con Jennifer Lopez e Janet Jackson, lo spediscono a un casting per la nuova campagna di Calvin Klein. Travis Fimmel si ritrova tra centinaia di adoni dai corpi scolpiti a suon di body building e diete da fame; lui il cui abbonamento alla palestra è scaduto da tempo immemore e che mangia di tutto, pur di non dover mettere mano ai fornelli ("Sono la persona meno salutista del mondo" dice di sé). Eppure, la Calvin Klein, che da sempre ha "fiutato" l’immagine giusta di bellezza maschile legata al momento, lo sceglie. Giusto qualche accordo per firmare un contratto che contempla un compenso a sei cifre per il bell’australiano, ed ecco che Travis Fimmel incarna l’uomo del 2002.
Dopo Mark Wahlberg, Michael Bergin e Antonio Sabato jr. che avevano rappresentato nelle precedenti campagne CK il prototipo della bellezza virile, la faccia da perenne adolescente di Travis e il suo corpo magro e atletico ma lontano da ogni stereotipo da palestrato costruiscono i nuovi canoni di attrazione per tutti gli amanti e tutte le amanti del corpo maschile. Che non mancano di subissare il nostro di complimenti ad ogni occasione. Ma lui non si scompone: "Non posso prendermi sul serio, dài… E’ imbarazzante…". E a chi gli chiede se lo lusinga di più mandare in brodo di giuggiole i maschietti o le femminucce, risponde: "Non faccio differenza. La cosa fantastica è piacere ad entrambi". Salvo poi precisare – per la cronaca – che per lui ci sono solo "ragazze, ragazze, ragazze, donne, donne, donne"
Non sorprende che questo splendido puledro cresciuto a latte appena munto possa costituire una distrazione fatale per automobilisti di tutto il mondo, che lo vedono campeggiare in dimensioni stratosferiche sui manifesti pubblicitari, avvolto solo in uno striminzito slippino. Lui, con il candore disarmato (e disarmante) che lo contraddistingue, giura che "no, i manifesti non li guardo" e ci tiene a precisare a ogni pie’ sospinto che lui non è un modello: "E’ un lavoro noiosissimo. Però ti pagano un sacco, ti danno un sacco di roba buona da mangiare e da bere. Non ci si può davvero lamentare".
Di certo, non c’è l’intimo nei suoi progetti per il futuro. Anzi, non c’è nulla nei suoi progetti per il futuro: "Non so. Potrei tornare a casa domani. Oppure salire su una delle mie due moto e ripartire". Per Travis Fimmel, il modo migliore di trascorrere il tempo è quello: "Cavalcare la moto e andare al mare. Non chiedo di meglio".
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