A tre anni dall’approvazione delle unioni civili, la senatrice Pd Monica Cirinnà è tornata in televisione al cospetto di Barbara D’Urso, nel corso di Pomeriggio Cinque, per rivendicare quanto fatto, ricordare quanto ancora c’è da fare e attaccare a testa bassa l’imminente Congresso Mondiale della Famiglia di Verona, annunciato ritrovo di omofobi in arrivo da mezzo mondo.
Un congresso mondiale sulle famiglie dovrebbe parlare di Tutte le famiglie. Così non sarà. Per il 30, non a caso, a Verona ci sarà una grande mobilitazione contro il Congresso. Neanche la Chiesa partecipa a questo evento, perché pur condividendo alcuni contenuti probabilmente non ne condividono i metodi. Non si posso ospitare persone, per esempio, libri come “Sposati e sii sottomessa”. Anche no. In un momento politico in cui le donne sono fortamente esposte, in cui sono uccise, vittime di femminicidio costante e continuo, credo che questi segnali diano inquietanti visioni di peggioramento, rispetto a diritti che tutti noi dobbiamo chiedere e pretendere. E lo Stato ce li deve riconoscere. E’ grave la presenza del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, perché la scuola deve essere luogo di inclusione e educazione alla parità tra i generi.
La senatrice ha poi ricordato i punti salienti della legge 76 del 2016, che di fatto prevede tre tipi di famiglie, che hanno gli stessi diritti. “Identici, finalmente!”, ha sottolineato tra gli applausi la Cirinnà. Ma è chiaro che la strada sia ancora lunga, per arrivare alla parità totale, con il sogno del matrimonio egualitario da tramutare in realtà. Possibilmente il prima possibile.
Io ho un sogno: diventare inutile, vorrei che la legge Cirinnà non esistesse più perché tra qualche anno anche l’Italia avrà il matrimonio egualitario. Come c’è in tutto il mondo. L’Italia è ferma sui diritti civili, è paralizzata, il contratto di governo non ha una riga sui diritti, ma dobbiamo lottare per non tornare indietro. Ognuno ha il diritto alla felicità.
Semplicemente ineccepibile.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
I diritti civili si conquistano anche con lacrime e sangue come è successo in America e in molti altri Paesi. Bisogna essere più uniti e lottare in modo convinto, come si fa in altri Paesi, qui non sta succedendo e Monica Cirinnà forse avrebbe dovuto andare avanti nella sua battaglia e non accontentarsi di un compromesso, nel 2015 tutti gli Stati d'America hanno accolto la legge sul matrimonio fra persone dello stesso sesso e in Europa la metà dei Paesi civili ha questa legge, non è una cosa così difficile perchè si tratta di dare qualcosa a qualcuno, non di togliere. Ricordatevi una cosa, anche con governi di sinistra non si è mai arrivati, in Italia ad ottenere un' uguaglianza vera e propria, o si lotta in modo serio o si emigra per restare fuori da questo Paese per sempre e io l'ho fatto e non me ne pento