Negli scorsi giorni è andata in onda una puntata di Forum, trasmissione di Canale 5 condotta da Barbara Palombelli, che ha lasciato dietro di sé uno strascico di polemiche.
La causa in questione ha visto protagonisti come contendenti Eleonora e Marcello: la donna chiedeva la separazione dal marito e l’allontanamento del figlio dal padre dopo l’arrivo in paese di un vecchio amico di Marcello, Marco, con cui il marito potrebbe avere una relazione segreta.
Marco, tornato in Toscana per aprire un pub destinato prevalentemente alla comunità LGBT, non è passato inosservato in paese né a Eleonora, le cui uscite in trasmissione hanno suscitato non poche polemiche: “Sono arrivati i gay in paese: strani, stravaganti, eccentrici, provocatori, sfrontati ed eccessivi. Hanno portato scompiglio in un paesino di famiglie e anziani”.
Scompiglio a quanto pare insormontabile, tanto da costringere i bambini a sentirsi minacciati: “Fanno festini naturali per loro, si travestono e mettono parrucche. Mio marito non è mai stato un farfallone né ha mai fatto battute sulle donne, ora capisco perché: è sempre stato attratto dagli uomini. Tu, Marco, sei l’altra donna: è un dato di fatto”.
Il giudice, chiamato alla sentenza, ha dato ragione a Marcello con questa motivazione: “Eleonora è attenta alle ingiurie contro suo marito, basate sull’omofobia più bieca e sulla violenza verbale frutto dell’ignoranza. La priorità di Eleonora non è il bene della famiglia ma l’immagine che lei ha nella comunità, comunità che per giunta emargina e aggredisce il marito per la presunta relazione omosessuale, dimostrando così mediocrità. Marcello è vittima di omofobia, un fenomeno purtroppo molto diffuso e potrebbe essere lui stesso, ora, a far valere i propri diritti. Io lo esorto a farlo”.
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La cosa gravissima è che si tratterà persino di una montatura, le storie raccontate in quel programma sono inventate di sana pianta e le persone che partecipano recitano da cani, si capisce benissimo che tentano di recitare un copione che hanno imparato a memoria. E' quasi certo che il locale di cui hanno parlato nella puntata nemmeno esiste. La storia è talmente inverosimile che sembra una favola basata su stereotipi del dopoguerra, si pensi alla parte dei gay sfrontati e provocatori che girano con la parrucca. Figuriamoci poi se una donna sposata con un uomo che la scornifica con altri uomini se ne va in televisione a mostrare la sua bella faccia. Tutto questo è di per se grave, perchè è un insulto ai telespettatori, ma ancor più grave è che a dei commedianti pagati da una rete televisiva venga imposto un testo basato su clichè da commedia degli anni '50. Chiunque viva realmente nei pressi di un qualsiasi locale gay sa perfettamente che quanto raccontato da quella donna non ha alcun senso.
Sarà tutta una montatura, ma la sentenza del giudice è stata encomiabile e spero possa in qualche modo aiutare i borghesomofobi a riconoscere i loro sbagli....
Al di là di tutto, chiudete quella poracciata farlocca e inutile di forum
Io vengo da un paesino di provincia del Sud Italia e vi erano più gay al mio paese che a Milano dove vivo ora..
Ma non facciamo di tutta un erba un fascio. .. Anche gli etero fanno festini e scambi di coppia ma nessuno dice niente.