ROMA – E’ morto ieri a Roma, in conseguenza di una crisi respiratoria, don Lurio. Il coreografo americano, in Italia dal 1957, aveva 70 anni. I funerali, per volontà della famiglia, avverranno in forma strettamente privata. Dopo i fasti di Canzonissima (1959) e Studio Uno (1961), lavorò a tanti spettacoli e commedie musicali, da La vedova allegra con Catherine Spaak, Johnny Dorelly, Aldo Fabrizi e Bice Valori a Hai visto mai? in cui trasformò Lola Falana in sex symbol.
I suoi rapporti con le soubrette furono spesso tempestosi. Ha lavorato con tutte, ha fatto danzare anche Patty Pravo e Milva. Ma la gente lo ricorda accanto alle gemelle Kessler. Incontrò Mina nel 1961 a Studio Uno. «Era agli inizi – racconterà Don Lurio – che voce, ma dovevo sconfiggere la sua indolenza. Avevo chiuso a chiave la sala prove, dopo tre ore di esercizi, sbottò: “Adesso basta, nanerottolo!”». Guai a parlargli delle coreografie di oggi: «Nessuno crea più niente. Scusate l’espressione, ma sono tutte tette e culi».
Nel ’94 Don Lurio fu sconvolto dalla scomparsa di Livio Costagli, con cui aveva da 21 anni un sodalizio artistico e umano. La famiglia Costagli dichiarò guerra, per questioni ereditarie, a Don Lurio: «L’omosessualità non c’entra, noi contestiamo la validità del testamento lasciato da Livio». Don Lurio ha lasciato istruzioni per avviare una borsa di studio a suo nome, destinata all’Accademia Nazionale di Danza.
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