Ha suscitato polemiche vivaci la trasmissione di Bruno Vespa di ieri, che chiamava in causa travestiti e transessuali rispetto al delicato e complesso tema della prostituzione. In studio erano presenti, tra gli altri, Carla Corso e Don benzi, mente in collegamento esterno è intervenuto anche Vittorio Sgarbi.
Quest’ultimo, all’interno del dibattito, faceva notare che ci sono prostitute schiave e non, ma che oltre alle donne ci sono anche uomini e cioè travestiti e transessuali. Vespa, colta la provocazione, lancia la palla a Don Benzi, chiedendogli: "e di questi, cosa ne facciamo?". La risposta del prete: "ci vuole uno psichiatra".
«Non vorremmo commentare la trasmissione di Vespa, che si commenta da sola – scrive oggi il MIT Movimento Identità Transessuale – vorremmo invece ribadire e rivendicare il diritto di informazione, che ieri è stato negato. Per l’ennesima volta, rispetto alla prostituzione e al transessualismo, che non sono la stessa cosa, la televisione invece di chiarire le idee ce le ha fatte confondere. Caro Sgarbi le transessuali non sono uomini e non esercitano solo ed esclusivamente la prostituzione, il World Pride è stata una manifestazione dei diritti civili e non un bordello a cielo aperto».
«A Don Benzi vogliamo invece ricordare – affermano ancora dal MIT – che di psichiatri noi non ne abbiamo bisogno e più che di santini il mondo ha bisogno di profilattici e per chi non lo sappia ancora, Don Benzi ci venga a raccontare quante ragazze ha salvato e quante son ritornate in strada perché non regolarizzate. Noi del MIT che da anni lavoriamo sulla Riduzione del Danno nel mondo della prostituzione, pensiamo che la proposta di Don Benzi sia una campagna di moralizzazione piuttosto che la lotta alla schiavitù».
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.