Quali sono i tuoi ricordi migliori prima che tu diventassi il personaggio che sei?
Non ho mai vissuto di ricordi, cerco sempre di guardare al presente e semmai al futuro. Ho passato gli ultimi dieci anni a fare musica e scrivere canzoni senza mai fermarmi quindi in realtà non c’è un prima slegato a ciò che sono adesso e non ci sarà mai.
A chi devi di più il tuo successo?
Mah la lista è lunga… a cominciare da Mina come autore, a Chiambretti, Costanzo, ma soprattutto tutta la mia produzione (p-nuts ndr) che mi sostiene giorno dopo giorno e per me è molto importante e fondamentale per la mia carriera.
Con quale personaggio di Markette hai legato di più e quello che proprio non sopporti? Sincero!
Adoro Costantino della Gherardesca e quindi è quello con cui passo la maggior parte del tempo anche al di fuori degli studi, combinandone di tutti i colori. Nessuno mi sta antipatico anche perché da buon napoletano non do peso a chi non mi interessa quindi, “amico di tutti e di nessuno”…
Spiegaci questo nuovo album…
Remainders è tutto ciò che di solito si tiene nascosto nei depositi di una libreria o di un negozio di dischi ad ammuffire e che improvvisamente viene ritirato fuori per un qualsiasi motivo. Per quanto mi riguarda io amo gli anni ’80 alla follia e mi sembrava giusto dare voce anche ai brani internazionali. Il lavoro di preparazione è durato quasi 4 mesi ed alla fine abbiamo partorito 23 cover di cui sono molto soddisfatto e rispecchiano totalmente la mia follia musicale nei confronti di arrangiamenti sia musicali che vocali.
Com’è andato il tour teatrale?
Molto bene, ho chiuso il precedente tour al teatro dell’opera per il Festival Pucciniano con il mio spettacolo Che cosa c’è di strano festeggiando con i miei fan e tanti amici da Fabio Canino che sempre mi supporta a Platinette che è salita sul palco per duettare con me fino a Patty Pravo che mi ha omaggiato con due suoi capolavori… insomma bellissimo!
Ricordo ancora la tua esibizione col prestigioso coro Pucciniano. Ma come hai fatto a convincerli?
Il merito è del trio Lescano e cioè Fabio Canino…
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Ricordo ancora la tua esibizione col prestigioso coro Pucciniano. Ma come hai fatto a convincerli?
Il merito è del trio Lescano e cioè Fabio Canino, Giorgio Bozzo e Alessio de Giorgi che hanno convinto questa grande istituzione della lirica a collaborare con me. Beh, sentire il coro che cantava “Donatella” con me è stata un esperienza pazzesca e le quattromila persone che hanno assistito hanno molto gradito.
Chi ti ha consigliato questo tuo look d’altri tempi? Scelta tua o chi altro?
Io, il mio produttore Giorgio Bozzo e il mio fantastico truccatore Agostino tutti e tre adoriano gli anni ’30 e quindi…
Sei single?
Decisamente si
Qual’è il tuo genere di uomo?
Quello che ci stà!
Ti senti più toscano o più napoletano?
Marziano
Come vedi il mondo gay oggi?
Molto meglio… ma credo che c’è ancora molto da fare visto che credo che in Italia ci sia un falsa accettazione nei nostri confronti. Il problema è che molti uomini al potere non si dichiarano e quindi….
Quali sono le icone dei ragazzi gay oggi e che differenza c’è rispetto al passato?
Mah! Sempre le solite credo. Una noia. Le nuove? Quali nuove?
Non hai paura di non essere compreso dai giovani? Hai uno stile molto particolare…
Il mio pubblico è molto eterogeneo e per me è questo che conta. Il mio sogno e quello di essere ascoltato da famiglie intere che vanno al mare di domenica imbottigliati nel traffico ma felici perché hanno nello stereo il mio cd e cantano a squarciagola le mie cover. È il massimo credimi!
Destra o sinistra?
Sinistra sempre ma forse anche destra tanto sono uguali…
Hai iniziato a cantare in inglese. Dobbiamo aspettarci di vederti in giro per il Mondo come la Pausini e Ramazzotti?
Boh!? Me lo auguro sicuramente andrei in giro con loro c’hanno tanti di quei soldi sai che megashopping!
Patty Pravo o Mina?
Tutte e due. Ho avuto di lavorare con entrambe e sono in modo differente straordinarie
Loredana Bertè o Donatella Rettore?
Artisticamente brave entrambe, umanamente nessuna delle due. Sono due faccie della stessa medaglia purtroppo!
Quale icona preferisci interpretare nel tuo ricco repertorio?
Freddy Mercury, Boy George, Tanita Tikaram, Immagination e Sylvester quelli si che erano pionieri…nella musica e nella società.
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di Daniele Nardini
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