Annunciato, e puntualmente arrivato. Il confronto Daniele/Cristian Imparato, dopo giorni di insulti omofobi, è diventato realtà nella serata di ieri, al Grande Fratello, con la conduttrice Barbara D’Urso costretta ad intervenire nuovamente, dopo quanto accaduto lo scorso anno, per dire basta alla discriminazione.
Il giovane veronese ha in settimana chiamato ‘chec*a‘ l’ex vincitore di Io Canto, ripetutamente, alimentando un polverone sul web. La D’Urso, da anni paladina dei diritti LGBT, non poteva far mancare la propria voce.
Daniele sono incazzata, io sono undici anni che porto avanti una battaglia contro l’omofobia. Perché l’omofobia in Italia è un tema purtroppo, purtroppo molto, molto presente. Tu hai usato una frase per la quale dei ragazzini in Italia vengono bullizzati, presi in giro, magari nelle scuole, magari questi ragazzini non hanno il coraggio di reagire, arrivano a gesti estremi.
A questo punto Imparato è passato all’attacco (“Vatti a sciacquare la bocca, fatti un bagno di umiltà“), scatenando l’ovvia e ormai comica risposta di Daniele: “La maggior parte dei miei amici sono gay, per me checca non è un insulto”. Non l’avesse mai detto, perché la D’Urso è tornata alla carica.
A me non fregna niente come lo intendi tu, ti dico come lo intendo io e tutta Italia. Se l’hai detto con leggerezza è ancora più grave, perché ci sono ragazzini e ragazzine bullizzati per questo, perché qualche cretino li chiama in questo modo. La prossima volta che io sentirò qualcuno di voi, anche solo per gioco, dire una frase del genere, arriveranno provvedimenti molto molto più gravi. Noi del Grande Fratello non tolleriamo alcun tipo di bullizzazione, omofobia.
“Mi dispiace, ho sbagliato, non l’ho fatto con cattiveria”. “Cristian sai bene che non ho niente contro questa cosa”, ha insistito Daniele, incapace di andare oltre la “Cosa“, per riferirsi all’omosessualità. Una bella nomination, con immediata eliminazione tramite televoto, sarebbe cosa buona e giusta, vista la mancata squalifica da parte della produzione. Che si incazzerà pure, puntualmente ogni anno, ma tolta la reprimenda non va mai oltre.
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Tanto fumo e niente arrosto, tutto fa spettacolo, anche l'ipocrisia