C’era una volta un tranquillo paese di pescatori pigramente adagiato su una piccola e rigogliosa penisola. Gli abitanti vivevano in simbiosi con l’Oceano e il tempo benevolo scorreva lentamente.
Un bel giorno una bellissima principessa di un regno lontano giunse al villaggio in compagnia del proprio principe azzurro. La natura lussureggiante del luogo, l’incanto delle spiagge e l’imponenza dell’oceano suscitarono nella principessa un fascino irresistibile: com’era bello quel posto e che tristezza non poter vivere sempre lì. I doveri della principessa erano molti e la vita la costringeva a spostarsi continuamente.
Ella tuttavia sarebbe potuta tornare al villaggio di tanto in tanto, bearsi nuovamente di quella terra e mantenerne vivo il ricordo. Di più: avrebbe potuto portare con sé la propria corte e i propri amici e condividere con loro la bellezza del luogo.
Questa è la favola di Buzios, una cittadina sull’oceano Atlantico a circa 200 chilometri da Rio de Janeiro. Nel 1964 l’attrice francese Brigitte Bardot scoprì Buzios e se ne innamorò al punto da farne una meta obbligata del turismo VIP internazionale. Da allora molte celebrità, da Mick Jagger a Madonna, scelsero di trascorrere qualche giorno a Buzios e tuttora essa rimane una delle destinazioni turistiche preferite dall’alta società brasiliana e argentina.
Il villaggio di pescatori si è trasformato oggi in una realtà turistica di alto livello, dotata di alberghi e ristoranti di qualità, nonché di strutture di accoglienza tali da garantirle il soprannome di “Saint Tropez” brasiliana. I migliori hotel e pousadas si distribuiscono sulle alture dell’interno: La Pedrera ad esempio, assolutamente gay friendly, dispone di 28 alloggi indipendenti immersi nel verde, piscina a terrazza, jacuzzi panoramica, SPA e una bellissima vista sull’oceano. Anche se lontani dalla spiaggia, molti hotel garantiscono un collegamento gratuito con il centro di Buzios, dove si concentra la maggior parte dei ristoranti e negozi.
Il perno della vita sociale è la Rua das Pedras, la via dello struscio, etero e gay: percorrendola si incontrano ristoranti di ogni tipo e cucina, negozi di abbigliamento e havaianas, locali notturni per le clientele più diverse, fino ad arrivare al monumento che il villaggio ha voluto erigere alla propria principessa, una statua in bronzo di BB sulla passeggiata lungoceano.
Che cosa fare a Buzios?
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Che cosa fare a Buzios?
La parola d’ordine è relax.
Le spiagge tranquille e immerse nel verde sono una cornice perfetta per rilassarsi e trascorrere intere giornate al mare. Quasi ovunque lungo la costa si possono trovare ristorantini tipici assolutamente da provare: a Praia Tartaruga ad esempio l’unico ristoratore propone per pranzo il pesce appena pescato senza che ci si debba scomodare dal proprio telo mare ed è lo stesso ristoratore a chiamare a tavola i commensali a cottura ultimata. Coccolati al costo di 25 R$ (circa 10,00 euro) a testa. La spiaggia gay per eccellenza è invece Olha de Boi, una striscia di sabbia incantevole, raggiungibile tuttavia solo a piedi grazie ad un sentiero che si inerpica su un monte prima di scendere verso il mare. Avventuroso.
Un’alternativa alla vita da spiaggia è l’esplorazione della penisola, praticabile ad libitum via mare o via terra. Dal centro di Buzios ci si può imbarcare e godersi un tour delle spiagge e delle meraviglie della costa della penisola; altrettanto semplice è noleggiare una dune-buggie ed esplorare il territorio in piena autonomia, un cult decisamente a portata di mano: solo 60-70 R$ al giorno. Tre cose da ricordare: la patente, il rifornimento di benzina al primo distributore (20 R$ bastano se non volete fare una Parigi Dakkar) e pigiare il pulsante sulla sinistra del volante per l’accensione.
Per i più sportivi a Buzios si può praticare ogni genere di sport da onda: l’incontro tra le correnti antartiche da sud e la corrente del golfo da nord creano un ambiente vivace e interessante per attività quali surf, windsurf, kite, e diving.
Infine, i numerosi negozi del centro sono un ottima palestra per l’attività di sempre: lo shopping. Il cambio favorevole tra euro e real permette buoni affari, ottimi se si è tanto accorti da evitare i brand internazionali.
Se infine siete pronti ad affrontare nuovamente le grandi metropoli, a poche ore d’auto c’e Rio de Janeiro.
Per informazioni visita il sito di Out Travel
di Osman Pastorello
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