I SEI GUERRIERI DI GAY TV

Giovani e alla prima esperienza. Sono Diego, Pedro, Mattia, Katamashi, Alex e Samuel. Conducono 'Close up', programma di dibattiti e filo diretto con gli spettatori. Li abbiamo intervistati.

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7 min. di lettura

ROMA – Sono sei, giovani e agguerriti. Tutti, chi più chi meno, alla prima esperienza come conduttori televisivi. Sono gli animatori di Gay.tv la prima emittente interamente dedicata alla cultura gay che da alcuni mesi ci delizia con programmi innovativi e un formato giovanile e accattivante, trasmettendo in chiaro via satellite.

Diego, Pedro, Mattia, Katamashi, Alex e Samuel sono alla guida di “Close Up”, in onda dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16: due ore di diretta dal loft di Gay.tv aperte a tutti coloro che desiderano far sentire la propria voce e dare opinioni sugli argomenti più disparati, un’occasione per aprire dibattiti e chiacchierare in tranquillità con i conduttori. All’interno del programma una rubrica intitolata Self Help, dedicata al sociale, che di volta in volta fornisce al pubblico a casa informazioni di vario genere, per voce di alcuni importanti rappresentanti di associazioni gay, appartenenti a differenti regioni d’Italia.

Abbiamo rivolto alcune domande ai sei conduttori per presentarveli. Ecco cosa ne è venuto fuori… Potete leggere una breve intervista e vedere alcune foto cliccando su ciascuno dei nomi.

Alex

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Nato a Roma nel 1977, è un appassionato di musica: ha suonato con un suo gruppo nei club della capitale, e lavora anche come modello, ma la musica resta la sua passione. Nel 2001 si è trasferito a Milano, capitale della moda e qui ha incontrato GAY.tv.

Come è andata finora l’esperienza a GAY.tv?

Molto bene, tra di noi si è creata un’atmosfera meravigliosa, praticamente GAY.tv è diventata la mia seconda famiglia. Poi non pensavo che ci si potesse divertire tanto, lavorando. Spero che questa atmosfera rimanga tale anche in futuro.

Da quando lavori a GAY.tv ti senti famoso, la gente ti riconosce?

E’ successo che mi abbiano riconosciuto, ma no, assolutamente non mi sento famoso, perché dovrei esserlo? Ho forse scoperto qualche vaccino fondamentale?

Un pro e un contro di essere un volto di GAY.tv?

Dal punto di vista professionale ricevo moltissimi stimoli. L’altra faccia della medaglia è che mi rimane poco tempo libero.

Da settembre GAY.tv riparte con la nuova stagione, quali sono le tue aspettative?

Sostanzialmente vorrei continuare a fare ciò che ho fatto finora. In più, mi piacerebbe curare un angolo musicale tutto mio, uno spazio nel loft di GAY.tv interamente dedicato alla musica live, e fare più servizi in esterna.

Finiti gli ultimi impegni che ti legano a Milano, che farai questa estate?

Ancora non lo so. Vorrei viaggiare da solo in Tibet, ma non so se avrò abbastanza tempo. Penso che mi accontenterò anche del mare o della montagna, l’importante sarà riposare!

Diego

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Nato a Monza il 21 settembre del 1976, diplomato in ragioneria e iscritto alla facoltà di Scienze dell’Educazione, non ha concluso il corso, anche se vorrebbe infatti prima o poi riuscire a laurearsi.

E’ ormai finita la stagione televisiva, facendo un resoconto che ti senti di dire?

Mah!?….Mi sento ancora sulla giostra, quando scendo, forse, mi renderò conto di quel che è successo.

Quali sono seconde te, gli aspetti positivi e quelli negativi di lavorare a Gay.tv?

Di bello c’è che fai un sacco di esperienze nuove e belle. Di meno bello è il senso di responsabilità che mi sento addosso, ma fa parte del gioco.

Ti senti famoso?

Grazie a Dio no, il mio obbiettivo è diventare come i televenditori, che non sono famosi ma che sono come di famiglia.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione di GAY.tv?

Bella domanda……!? Mi aspetto di far amare la danza al pubblico, con un nuovo programma e tanti contenuti in più.

Che farai questa estate?

Spero di perdere la memoria per due settimana, sdraiato su una spiaggia e di trovare nuove energie ed ispirazioni per tutto quello che verrà.

Katamashi

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E’ nata nell’afoso agosto di qualche anno fa a Milano, di sé dice di essere un asso nella “nobile e sottovalutata arte del commento e del pettegolezzo” nella quale si esercitava già a scuola con le sue compagne, durante gli intervalli…

Come è andata fino ad oggi l’esperienza con GAY.tv?

Direi decisamente bene… Ancora quasi non mi sono abituata all’idea di lavorare qui… La cosa più bella è che ho la fortuna di lavorare con molte persone che adoro! Oltre a stimare molti dei miei colleghi infatti sono pazza di loro, nel senso “umano” del termine…

Dopo oltre due mesi di diretta, la gente ti riconosce in giro?

Ma, devo dire che quando mi fermano per strada penso sempre che forse mi hanno scambiata per qualcun’altra… Spero non per qualcun’altro!!!!! Comunque la cosa più bella è che, chi ci segue, ci ferma e ci parla da amico. Mi capita spesso di essere fermata non per autografi, ma per fare due chiacchiere, spesso vogliono raccontarmi la loro vita, attaccarmi le loro pezze sentimentali e soprattutto ascoltarsi le mie! E nel cambio vi assicuro che è chi mi ferma a perderci!!!!!!!

Un pro e un contro di essere un volto di GAY.tv?

Tra i pro: fare qualcosa che mi piace in un posto che mi piace e in mezzo a persone che mi piacciono. Tra i contro: rivedermi in video… Mi trovo insopportabile!!!!

Cosa ti aspetti dalla stagione prossima?

Che tornino in voga i capelli ricci, così non devo fare la piega ogni 3 x 2. Che sulle passerelle trionfi ancora il total black, perché anche in video il nero smagrisce e che qualcuno mi si pigli finalmente, così farò parte anche io della categoria “fidanzate”

Cosa farai questa estate?

Mi dedicherò al pettegolezzo da spiaggia, mi lancerò nel cazzeggio da spiaggia e soprattutto nelle occhiate in spiaggia… Si sa, anche l’addominale vuole la sua parte!

Pedro

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Nato in Angola il 23 aprile del 1969, è rimasto in Africa fino all’età di sei anni, dopodiché ha cominciato una serie di trasferimenti: prima a Cascais in Portogallo, poi a Denver, in Colorado, poi in California per seguire Fabio di cui si era innamorato perdutamente; da lì a New York, poi a Lisbona, e dal ’95 a Londra. Un giorno finisce a Milano dove un amico gli dice: “Vuoi provare a fare un casting per Gay.tv?”.

Come è andata fino ad oggi l’esperienza con GAY.tv?

E’ stata una esperienza totalmente nuova, interessante: scopri un altro mondo ed è eccitante, perché allo stesso tempo scopri anche un’altra parte di te.

Ti senti famoso, la gente ti riconosce?

Personalmente non mi sento famoso, ma devo essere sincero: quando sono in giro e la gente mi riconosce, ogni tanto fa piacere e ogni tanto no. Però ho scelto io di fare questo lavoro, e non mi lamento. Anche perché in mezzo alla gente mi sento bene.

Un pro e un contro di essere un volto di GAY.tv?

Un pro è che mi sento in parte realizzato, perché vado nella direzione di ciò che vorrei fare nella vita e cioè l’attore. Un’altra cosa positiva è che il lavoro è talmente tanto che mi dimentico dei miei problemi personali. Come aspetto negativo, ogni tanto mi sento spaesato, sento che molte persone si avvicinano a me solo perché lavoro in tv e non perché mi vogliono conoscere realmente.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione di GAY.tv?

Vorrei potermi migliorare sempre di più, fare dei nuovi programmi con nuovi argomenti, in particolare vorrei che si approfondissero temi importanti come l’AIDS e l’emarginazione.

Cosa farai questa estate?

Purtroppo non ho molto tempo per andare in vacanza, penso che comunque ad agosto andrò ad Ibiza per 15 giorni con dei miei amici.

Mattia

Nato a Cremona il 15 Maggio 1973, laureando presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera dove ha approfondito le sue passioni: storia dell’ arte e cinema. E’ stato cameriere notturno in un pub, pr in discoteca, commesso, visual merchandising per la moda, animatore turistico.

Come è andata fino ad oggi l’esperienza con GAY.tv?

Costruttiva, è un progetto che cresce giorno per giorno, nel quale ogni persona si trova ad avere più ruoli, quindi si può sempre imparare qualcosa di nuovo… anche su se stessi.

Ti senti famoso, ti riconoscono quando sei in giro?

No, non mi sento famoso, mi fa piacere quando la gente mi riconosce, ma la cosa che più mi gratifica è essere ringraziato per i contenuti di GAY.tv. Penso che per la comunità gay sia importante avere un media forte che la rappresenti.

Un pro e un contro di essere un volto di GAY.tv?

Ho scoperto un lavoro che mi piace molto e che non conoscevo prima, e sono molto orgoglioso della visibilità come gay. Un contro è che per adesso devo posticipare la mia tesi… e poi con così poco tempo libero dove lo trovo un fidanzato !?

Cosa ti aspetti dalla stagione prossima?

Spero di sviluppare maggiormente il mio lato comico, occuparmi sempre di interviste di musica, ma anche affrontare maggiormente il tema della prevenzione all’HIV: sono convinto che l’AIDS si combatte soprattutto parlandone.

Cosa farai questa estate?

Ancora non lo so con certezza, sono indeciso tra l’incontaminata Croazia, o la vivace Barcellona… come sempre viaggio agli opposti.

Samuel

E’ arrivato a Milano da pochissimo, giusto da quando ha iniziato a lavorare per GAY.tv. E’ nato a Varese nel 1981 e ha studiato per fare il parrucchiere e infatti, prima di finire davanti alle telecamere, lavorava in un salone.

Come è andata fino ad oggi l’esperienza con GAY.tv?

È andata bene, mi sono divertito perché è stata la mia prima esperienza in tv, e tutti quelli che hanno collaborato con me sono stati carini e molto comprensivi.

Ti ritieni famoso?

Io non mi sento una persona molto conosciuta dal pubblico, anzi ti dirò che questa esperienza mi è servita a conoscere meglio soprattutto me stesso.

Un pro e un contro di essere un volto di GAY.tv?

Un pro è essere un personaggio televisivo, quindi rendere piacevoli le giornate dei telespettatori. Un lato negativo è che non ho più molto tempo per me stesso.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

Nella stagione prossima mi aspetto di lavorare sempre di più e di migliorare per il pubblico.

Che farai questa estate?

Ma..!? Ancora non lo so, mi piacerebbe andare da qualsiasi parte, basta che faccia caldo, ci sia il mare e ci si diverta un casino.

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