La comunità gay è in continua crescita, evoluzione e ricerca di se stessa. Negli anni si vedono affiorare nuove mode, tendenze e nuove consuetudini. Non tutte le novità sono però positive, basti pensare ai cambiamenti che ha subito il mondo gay in seguito dell’avvento dell’Aids.
C’è da dire che, a volte, i gay sono senza dubbio autolesionisti. Come se le discriminazioni sociali, la violenza, l’esposizione alle malattie e la quasi impossibilità nel costruire un rapporto sano, duraturo ed equilibrato non bastassero, gli omosessuali hanno scoperto un nuovo modo per poter essere ancor più socialmente svantaggiati: le droghe.
Basta ormai entrare nel bagno o nel backstage di qualunque discoteca per rendersi conto che le droghe sono entrate a far parte dei sabato sera(e non solo) di una grossa porzione della comunità gay.
Mentre si è posto un accento smisurato sugli effetti non salutari delle droghe penso che in Italia si siano sottovalutati i problemi sociali derivanti da un consumo regolare di stupefacenti.
L’instabilità emotiva derivante dall’uso di queste sostanze rende difficile la gestione di ogni rapporto affettivo, sia esso con la famiglia d’origine, gli amici e/o il fidanzato/a. L’irregolarità del sonno e la diminuzione della capacità di concentrazione ci rendono meno efficienti e brillanti sul posto di lavoro, gettando così le basi per una carriera insoddisfacente che porterà ad un probabile maggior consumo di droghe.
Ma il problema che a me sta più a cuore è l’atteggiamento sessualmente più disinibito e irresponsabile provocato dall’uso delle droghe. Spesso queste sostanze sono assunte per "lasciarsi andare" e come giustificazione di quello che sono i naturali impulsi sessuali, che alcune persone per diverse ragioni non riescono ad vivere liberamente.
I rischi derivanti da uno stato alterato della percezione delle realtà sono altissimi, si possono commettere errori fatali.
Le associazioni LGBT americane hanno chiesto a diversi volti noti del porno gay di prestare la loro immagine per una campagna di sensibilizzazione contro quella che è considerata la più dannosa delle droghe, il Crystal.
Lo slogan della campagna è hot sex without crystal? Hell, yes ovvero "sesso bollente senza crystal? Diavolo, sì". Il messaggio della campagna è incentrato sulla possibilità di avere sesso selvaggio anche senza l’aiuto di droghe. Le sostanze stupefacenti diminuendo le capacità cognitive e di giudizio rendono più probabile un atteggiamento sconsiderato del sesso in relazione delle STD (Sexual Transmited Deseases, "malattie sessualmente trasmesse"). Ma si tratta solo di una delle numerose campgan intraprese da queste associazioni. Altre recitavano: God won’t send you to hell, but Tina will, "Dio non ti manderà all’inferno, ma Tina (Crystal, anche noto come Cristina o Tina) lo farà", Silence=Meth "silenzio = metanfetamina" (la metanfetamina è il principio del Crystal) e Life or Meth "vita o metanfetamina".
Il numero delle vittime provocato da queste droghe è già altissimo negli States, e spero che le associazioni gay italiane non aspettino che si raggiunga il numero delle vittime decedute oltreoceano prima di prendere una ferma posizione. Spero di vedere presto anche qui in Italia una forte campagna contro l’uso di droghe per migliorare i rapporti sessuali.
Il messaggio mi sembra chiaro: "fate sesso come i porno attori, usate il preservativo".
Per contattare l’autore dell’articolo scrivere a Carlo@CarloMasi.com.per ulteriori informazioni consultare www.CarloMasi.com, www.AdamChamp.com, www.COLTstudiogroup.com.
di Carlo Masi
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