La primavera è ormai alle porte e, come la natura si rigenera e sboccia, anche il nostro corpo sente il bisogno di darsi una rinfrescata. Un corpo giovane e vitale è il risultato dell’equilibrio tra gli organi interni e i tessuti. Ma perché si invecchia? Semplice: gli organi interni per effetto del tempo, ma anche dello stress, di errate abitudini alimentari, di diete sbilanciate e dell’inquinamento ambientale, iniziano a funzionare a rilento o non in equilibrio con il loro ritmo fisiologico. Tutto questo e altro ancora si traduce in uno stato di melessere generale che si manifesta all’esterno con i segni dell’invecchiamento.
Tutte le antiche tradizioni insegnano che per non invecchiare e rimanere giovani bisogna ricercare il proprio benessere profondo, quello che nasce dall’equilibrio di corpo-mente-spirito. La cura ideale antietà, quindi, mira a curare “dentro e fuori”.
Come curarsi dentro?Il miglior modo per curarsi dentro è una dieta bilancia e in sintonia con la stagione in cui ci si trova, che andrà a riequilibrare fegato e intestino..
Per il mese di marzo potremmo usare lo slogan: “senza scorie conquisti un corpo nuovo”. Per questo occorre limitare i dolci e i farinacei in generale, aggiungendo, invece, nella dieta alimenti più leggeri come la carne magra e il pesce, il tutto adornato da abbondanti porzioni di verdure. Non tralasciare la frutta ma è meglio come spuntino fuori pasto e soprattutto niente alcolici. Bere abbondantemente perché l’acqua ci pulisce dentro esattamente come fuori. Ma non è finità qui, se volete fare un lavoro completo potete aggiungere nel quotidiano il carciofo fresco o dei preparati a base di carciofo, che potete trovare nei negozi specializzati.
Il carciofo, Cynaria scolymus, sconosciuto allo stato selvatico deriva da selezionamenti del cardo (Cardo cardunculus). Il carciofo è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite. Le sue proprietà medicinali sono conosciute da tempo antichissimo, apprezzato dai Greci e dagli Egizi.
Il carciofo è un alimento tonico e digestivo, contiene molto ferro…
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Il carciofo è un alimento tonico e digestivo, contiene molto ferro, agisce come epatoprotettore e coleretico. È inoltre risultato che ha un importante ruolo nell’abbassare il livello del colesterolo. Per trarre beneficio da queste straordinarie qualità curative, bisognerebbe assumere una quantità di carciofo fresco pari a 100-300 g al dì per un periodo abbastanza prolungato. I buoni effetti di quest’ortaggio non devono essere vanificati con una scorretta cottura, vanno eliminate le tradizionali e succulente ricette: carciofi alla giudea o giudia, carciofi fritti, carciofini sott’olio etc…
Come curarsi fuori?
Il miglior modo per curarsi”fuori” è stimolare il cuore e la circolazione. Infatti, una buona circolazione è sinonimo di miglior respiro, sangue che scorre più fluido, con conseguente miglior nutrimento dei tessuti. Esternamente avremo un pelle più luminosa e più compatta. Per far tutto questo ci affidiamoci alla tradizione russa che vede nella betulla l’albero in grando di darci tutti questi benefici. Secondo gli antichi è l’albero che metteva per primo le gemme quando la terra erà ancora immersa nel gelo, quindi è una piante portatrice di “luce” che inaugura l’esplosione dell’energia primaverile.
In fitoterapia è una pianta regina; non c’è tisana depurativa o diuretica che non abbia una parte di betulla. Di questo elegante albero che trovate dalla pianura padana in su, si sa davvero tutto; il suo legno è molto richiesto (insieme a quello dell’ontano: è una betulacea) per fabbricare zoccoli, vista la sua compattezza e leggerezza. Prima dell’avvento della plastica, quest’albero, proprio per la richiesta da parte degli artigiani calzaturieri, era molto coltivato in tutta l’Italia del Nord. Chi non ricorda il film L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi?
Come usare la betulla? Ci sono vari modi sia per via interna sia per uso esterno. Un modo semlice sono le spugnature alla betulla per favorire il nutrimento cellure e quindi contrastare il rilassamento cutaneo. Basta che vi procurate circa 50-60 grammi di scorza di betulla in erboristeria e la mettete in circa un litro d’acqua. Portate il tutto ad ebollizione e lasciate “cuocere” per una ventina di minuti. Raffreddate, filtrate e spugnate le zone della pelle bisognose con questa ricetta di antica data. Naturalmente poi fatemi sapere….
Se invece preferite assaggiare la sua energia utilizzate il macerato per via orale: 30 gocce a digiuno per almeno un mese. La circolazione si riattiverà e le tossine diranno ciao ciao……
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di Roberto Facincani
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