La Sessuologia Clinica, cioè la scienza che ha per oggetto la sessualità in generale ed in particolare la diagnosi ed il trattamento delle disfunzioni sessuali (che nei maschi sono principalmente: disfunzione erettile, eiaculazione precoce, eiaculazione ritardata e disturbo del desiderio ipoattivo) ha una storia relativamente recente e si è sviluppata a partire dagli anni ’60.
Per molto tempo i sessuologi, salvo rare eccezioni negli Stati Uniti, si sono occupati dei problemi sessuali dei pazienti eterosessuali, non curandosi di studiare la sessualità gay e i suoi eventuali problemi. Recentemente però sono state pubblicate alcune ricerche condotte presso importanti ospedali e cliniche universitarie di Londra che, attraverso la somministrazione di test e questionari a campioni di popolazione gay, hanno verificato che circa l’^S8% della popolazione gay soffre attualmente di disfunzione erettile, il 2% di eiaculazione precoce, il 4% di disturbo del desiderio e che almeno il 16% ha sofferto in passato di uno di questi disturbi^s.
Questi dati indicano che le disfunzioni sessuali sono riscontrabili in una percentuale significativa della popolazione gay e che sono in realtà molti i gay ad esserne interessati. Un altro dato interessante emerso è che le disfunzioni sessuali si verificano solo nel ^S6% dei casi nei rapporti di coppia, mentre ben il 30% si avvengono nei rapporti occasionali^s. Questo indica che la situazione in cui il rapporto sessuale ha luogo ed il tipo di relazione che esiste tra i partner influenza marcatamente la probabilità di avere una disfunzione sessuale.
Questo dato può essere spiegato da diversi fattori, quali ad esempio la mancanza di confidenza e di familiarità tra i partner, la situazione ambientale se gli incontri avvengono in luoghi dove c’è il rischio di essere sorpresi da estranei o dalla polizia, aggrediti o derubati, come pure la paura, anche non sempre consapevole, di poter contrarre una malattia sessualmente trasmessa, in particolare il virus dell’HIV. Questi elementi possono ovviamente indurre elevati livelli di ansia, responsabile molto spesso dell’insorgenza di una disfunzione sessuale.
Non considerando la distinzione tra sesso occasionale e di coppia, molti altri fattori possono essere all’origine di disfunzioni sessuali nei gay. In primis la difficoltà ad accettare la propria omosessualità, l’omofobia interiorizzata (il fatto cioè di aver fatto propri atteggiamenti e convinzioni che sono discriminatorie e pregiudizievoli nei confronti dell’omosessualità), la paura dell’intimità e i sensi di colpa legati ad una sessualità vissuta in modo conflittuale.
Inoltre, come per molti uomini eterosessuali, anche per molti gay la loro prestazione sessuale è la dimostrazione della loro virilità. Questo specie per quelli che non si credono abbastanza virili proprio perché omosessuali, per i quali spesso diventa molto importante essere capaci di avere rapporti sessuali lunghi, ripetuti e frequenti. Ovviamente la stessa preoccupazione che li spinge a dimostrare la propria virilità se supera un livello di guardia si può trasformare in ansia da prestazione che causa il fallimento del rapporto sessuale.
Eterosessuali e gay condividono molti dei fattori che possono causare una disfunzione sessuale. Alcuni però sono specifici dei gay e per questo è importante che anche il sessuologo al quale ci si rivolge per risolvere il problema lo abbia ben presente.
di Massimo Piscitelli
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