Milano – Cena di gala con pochi ospiti selezionati, in una sala appositamente allestita al Borgo del Tempo Perso nel corso della serata Join The Gap, organizzata come ogni domenica dal Cig Arcigay Milano. Presenti in sala, tra gli altri, anche il manager Lele Mora, il truccatore Diego Della Palma e Franco Grillini. Dopo la cena, durante lo spettacolino di drag queen, a tratti un po’ noioso e senza numeri di particolare originalità, a parte la buona conduzione e la simpatia di Miss Vicky alias Amedeo Patrizi, è stato consegnato il Pegaso d’Oro, premio che l’Associazione a livello nazionale offre a una personalità dello spettacolo che si è distinta per la sensibilità alle tematiche gay.
Il premio di quest’anno, per motivazioni non troppo convincenti, è stato assegnato a Iva Zanicchi, cantante, conduttrice televisiva, attrice nonché europarlamentare del Pdl. Il premio le è stato consegnato da Paolo Patanè, affiancato da Luca Trentini, rispettivamente presidente e segretario di Arcigay Nazionale. «Pace e bene – ha detto la Zanicchi – divertitevi, voi che potete, nelle coppie etero ci sono molti più problemi. Io vi adoro, sono circondata da gay, anche un mio cugino lo è». L’artista ha dovuto inoltre correggere il tiro su alcune sue dichiarazioni non troppo felici sulla questione dell’omogenitorialità, pubblicate in una recente intervista: «Talvolta i giornalisti male interpretano perché siamo noi artisti a non esprimerci bene. Non ho detto di essere contraria, penso che per il bene dei bambini la società non sia ancora pronta, non che i gay e lesbiche non siano capaci di dare amore, anzi, forse ne darebbero anche di più».
Ben più convincenti le motivazioni della tessera onoraria conferita a Lella Costa che ha confermato le parole espresse in un’intervista rilasciata durante la trasmissione di Fabio Fazio:«Sono stata riconosciuta come un’icona gay e me la tiro un sacco!»
«Non dobbiamo avere paura, nella società più diritti per i gay e lesbiche significa più diritti per tutti – ha proseguito la Costa – sono onorata e orgogliosa. È presente in sala anche la mia figlia minore, che è cresciuta senza pregiudizi nei confronti dell’omosessualità, perché non c’è da avere nessun pregiudizio».
A sorpresa sono state assegnate le tessere onorarie, consegnate da Marco Mori attuale presidente del Cig Arcigay Milano insieme al suo segretario, anche a Paolo Ferigo, ex presidente dell’associazione milanese, come riconoscimento del grande impegno profuso negli scorsi anni e al signor Silvano Scalmana, patron del Borgo del Tempo Perso, per aver creduto sin dall’inizio alla serata gay che da anni ospita ogni domenica sera nel suo locale: «Ieri ho sfilato con voi al Gay Pride – ha commentato – era la prima volta per me. D’ora in poi ci verrò sempre».
Tra le varie esibizioni ha brillato una scoppiettante e simpaticissima Justine Mattera, special guest della serata, almeno lei ha cantato dal vivo.
di Francesco Belais
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