Sul lungomare di Torre del Lago, sede di varie realtà imprenditoriali lgbt che ogni estate attraggono migliaia di turisti, c’è una scarpa decoltè alta quasi due metri. Posizionata fuori dal Priscilla Caffè, quel tacco annuncia agli avventori che da lì inizia il tratto gay del lungomare. Sabato scorso però, a Regina Satariano, proprietaria del Priscilla il Comune di Viareggio ha notificato la chiusura del locale a mezzanotte e per tre mesi a causa dei decibel troppo alti, secondo i vigili urbani chiamati ad effettuare il controllo, della musica durante il karaoke. Da qui la decisione drastica: iniziare uno sciopero della fame.
Il provvedimento che ha punito il Priscilla è infatti l’ennesima battaglia del Comune di Viareggio contro gli imprenditori lgbt e combattuta dall’amministrazione che governa il territorio a colpi di burocrazia. L’elenco di ordinanze contro i locali gay della marina di Torre del Lago è infatti lungo e tempestato di sanzioni e imposizioni di vario tipo: dal rifiuto alle richieste di installare insegne luminose (disturberebbero la fauna dell’adiacente parco naturale) a quello di fare animazioni sulle terrazze dei due locali da ballo; dal divieto per le discoteche di tenere la musica oltre le 3 del mattino alle multe inflitte anche per pochi minuti in cui tale orario viene sforato. E così via, la lista è lunga e fino ad oggi i proprietari dei locali lgbt hanno pagato multe salatissime di migliaia e migliaia di euro frutto di controlli continui.
Ecco perché la misura adottata nei confronti del locale gestito da Regina Satariano è stato vissuta da tutto il Consorzio degli imprenditori lgbt come l’ennesima inutile vessazione a danno alle tasche private degli imprenditori oltre che all’economia locale che si giova dell’attrattiva turistica della zona per 6 mesi l’anno anche grazie a iniziative di richiamo nazionale come Miss Trans Italia organizzata proprio al Priscilla e altri concorsi come Mister Gay Italia, Miss Gaya e Miss Drag Queen Italia, realizzati soltanto con contributi privati.
L’inziativa di Regina Satariano non è la prima di questo genere per protestare contro i provvedimenti del Comune di Viareggio. In un incontro col Sindaco avuto poche settmane fa, la trans si fece fotografare sulla poltrona del primo cittadino, un’immagine che venne poi pubblicata su Facebook insieme ad un gruppo dal nome "Regina Sindaco di Viareggio". Che un gesto simile abbia contribuito ad alimentare la rabbia della politica verso l’imprenditrice?
Solidarietà da Franco Grillini – «Forse l’amministrazione locale non ama il Friendly Versilia – dice il direttore di Gaynews Franco Grillini -, certo è che in quel luogo il presunto rumore non da fastidio a nessuno e quindi siamo inevitabilmente portati a pensare che la decisione del comune sia tutta politica. Solidarietà quindi a Regina Satariano e alla sua clamorosa protesta con lo sciopero della fame. Facciamo un appello – conclude Grillini – perché chiunque abbia a cuore gli spazi di libertà in questo paese si mobiliti a difesa di un importante luogo di incontro e di socializzazione».
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