Maria De Filippi abbatte i tabù su ansia e depressione: la salute mentale approda ad “Amici 23”

Ansia da prestazione, attacchi di panico e depressione approdano in tv: come lo stiamo raccontando?

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Maria De Filippi e Lil Jolie, Amici 23 e la salute mentale
Maria De Filippi e Lil Jolie, Amici 23 - Foto: screenshot Mediaset Infinity
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C’è un momento in cui tutto cambia, anche la narrazione della salute mentale. E quel momento sembra essere arrivato.

Un po’ come successo nel lontano 1981, quando la morte di Alfredino Rampi apriva la strada alla cosiddetta “TV del dolore”, oggi la televisione italiana sta attraversando una nuova importante rivoluzione volta a raccontare tutte le sfumature della realtà, anche quelle più difficili da comprendere.

Ad un occhio attento, infatti, non sarà sfuggito come negli ultimi mesi si siano moltiplicati i talk attorno al tema della salute mentale degli adulti e soprattutto degli adolescenti, ma anche delle diverse occasioni presentatesi all’interno dei programmi di prima e seconda serata, e di daytime, contribuendo di fatto a sdoganare questo tabù.

Ma sarà davvero così? Stiamo davvero assistendo ad una rivoluzione?

Per scoprirlo lo abbiamo chiesto al medico səssuologo specializzando in psicoterapia George Jaar che, grazie al suo occhio clinico, ci ha aiutati a non cadere nelle trappole che si nascondono dietro a questo tema e soprattutto a capire che cosa sta succedendo nella nostra società, accendendo i nostri riflettori sul patinato mondo dello star system dove, fino a ieri e l’altro ieri, non eravamo abituati a sentir parlare di salute mentale e fragilità.

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La saluta mentale: i dati

Secondo quanto emerso nel corso del 17° seminario internazionale di Formazione in Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza promosso da Fondazione Child e Telefono Azzurro, come riportato dall’Ansa, “In Europa, 9 milioni di adolescenti sono alle prese con problemi di salute mentale, segnati principalmente da depressione, ansia e disturbi comportamentali. La situazione è grave anche in Italia: secondo l’ultima indagine di Telefono Azzurro 1 ragazzo su 5 si sente in ansia, e per 1 su 3 chiedere aiuto ad un esperto di salute mentale è motivo di vergogna“.

Insomma, dati allarmanti che sembrerebbero essere confermati anche da quanto andato in onda nelle ultime settimane in programmi tv di successo come Amici di Maria De FilippiVerissimo e persino il Festival di Sanremo 2024 dove il tema della salute mentale, improvvisamente, ha assunto una inedita rilevanza.

Come riportano i giornali: “Amici 23: Lil Jolie, Holden e l’incapacità di reggere la tensione“, “Mew lascia Amici per la depressione: il racconto social“,  “Sanremo 2024, sangiovanni: «Non sto bene, non ho paura di dirlo»” e “Amici 23, Lil Jolie ha un attacco di panico in diretta“.

Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo ascoltato le parole del cantautore Sangiovanni che, dopo la sua partecipazione alla 74esima edizione della kermesse musicale più amata dagli italiani, ha deciso di sospendere l’uscita del disco e del tour: “A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi e sono qui per condividere con voi che ho deciso di farlo. L’uscita del mio album Privacy e il concerto al Forum di Assago del 5/10 sono rimandati“, aveva dichiarato.

O ancora: durante la prima puntata del Serale di Amici 23 abbiamo assistito ad un vero e proprio attacco di panico di Lil Jolie che è andata in tilt e non è riuscita a reggere la pressione del momento, non riuscendo più a respirare.

Insomma, dei veri e propri gridi d’allarme contro il benessere a tutti i costi che lentamente stanno spianando la narrazione dei disturbi mentali anche nel patinato mondo della tv.

Sangiovanni e la salute mentale
Sangiovanni

I disturbi mentali: quali possono essere le cause?

Secondo gli studi, tali disturbi possono avere diverse origini, come:

  • cause biologiche, ovvero meccanismi neurologici o genetici;
  • cause e fattori ambientali, per esempio il contesto di vita socioculturale ed economico, gli eventi stressanti, le esperienze passate come i traumi, le esperienze vissute nell’ambiente familiare durante l’infanzia;
  • lo stile di vita e la presenza di un determinato temperamento personale.

A tutto questo si aggiunge il fatto che in Italia, e potremmo dire nel mondo in generale, ancora oggi non esiste una psico-educazione preventiva. Questo porta ognunə di noi a non avere idea di come funzioni effettivamente la nostra mente. Non riconosciamo i segnali d’aiuto e tendiamo a trascurare la nostra salute mentale anziché andargli in soccorso con il supporto degli specialisti.

Ciò che emerge, dunque, è che oggigiorno, nella vita reale come in televisione, molte persone soffrono di basso autovalore (la sensazione profonda e più inconscia del nostro valore). A questo si aggiungono relazioni tossiche ricorrenti, ansia o depressione, i cui sintomi spesso sono ignorati o banalizzati. Spesso i comportamenti di queste persone non originano da scelte consapevoli ma sono il prodotto di un disturbo. Questa mancanza di consapevolezza può causare involontariamente sofferenza a sé stesse e/o agli altri.

Insomma, la salute mentale delle nuove generazioni, tra anni di pandemia, instabilità economica e un futuro segnato dalla crisi ambientale, è fragile e senza il giusto apporto dall’esterno si rischia che questi numeri possano aumentare. Come ci ricorda il Dott. George Jaar, infatti, provare ansia occasionale è normale, ma è quando diventa ricorrente che bisogna correre a chiedere aiuto.

Ed è qui che ancora una volta entra in gioco la televisione: come già accaduto in passato, anche oggi i volti che affollano il piccolo schermo hanno capito più di altri quanto sia importante sdoganare questo tema, creando dibattito e soprattutto mostrando ciò che accade nel dietro le quinte.

Mew, Amici 23 e la salute mentale
Mew, Amici 23 – Foto: Screenshot Mediaset Infinity

Maria De Filippi porta la salute mentale ad “Amici 23”

Anche i protagonisti dello star system, infatti, talvolta soffrono di attacchi d’ansia, attacchi di panico, ansia da prestazione o depressione, solo che fino a qualche tempo fa nessuno lo raccontava e dunque chi ne soffriva, e guardava la tv, non riusciva a trovare nessuno in cui identificarsi e dunque si sentiva solo, diverso e soprattutto sbagliato. Ora, invece, qualcosa sta cambiando.

A fare da apripista su questo tema è stata sicuramente la regina dell’intrattenimento in casa Mediaset Maria De Filippi che, dopo anni in cui sicuramente succedeva lo stesso ma si tendeva a nasconderlo, quest’anno ha deciso di portare in tv la fragilità degli allievi della Scuola del talento più famosa d’Italia e raccontarlo al pubblico di Canale 5.

Così, negli ultimi mesi, abbiamo assisto all’abbandono da parte della cantautrice Mew per via dei sintomi della depressione che le stavano impedendo di viversi al meglio l’esperienza all’interno della classe di Amici 23, della fuga da parte di Ayle e Holden per via delle proprie insicurezze e dell’attacco di panico in diretta di Lil Jolie.

Tanti diversi esempi di fragilità che Maria De Filippi ha deciso di mandare ugualmente in onda – in prima serata e nel daytime – con l’intento di far passare il messaggio ai milioni di telespettatori che seguono la trasmissione che i disturbi mentali, anche quelli più lievi, possono colpire ognunə di noi, anche quando meno ce lo aspettiamo. È giusto conoscere l’argomento e soprattutto non averne paura.

Lil Jolie, Amici 23 salute mentale
Lil Jolie, Amici 23 – Foto: Screenshot Mediaset Infinity

Amici 23: cosa può succedere nella testa degli allievi?

Ma cosa succede nella nostra testa quando ci troviamo a vivere un attacco di panico? A risponderci è stato ancora una volta il Dott. George Jaar che, in riferimento a quanto successo nelle ultime settimane ad Amici 23, ci ha tenuto a sottolineare di come la responsabilità di questi disturbi non possa essere in alcun modo additata al talent show di Canale 5.

Come già affermato in precedenza, infatti, il contesto può incidere, ma non è il fattore scatenante.

Le telecamere, il palcoscenico, il pubblico, la pressione costante di dover essere performanti, il giudizio del pubblico e dei professori, la competizione, la paura di sbagliare, le critiche e la paura di perdere sono tutti elementi che possono generare stress negli allievi, ma solitamente non dovrebbero favorire il proliferare di attacchi di panico.

Non siamo sicuri se la diagnosi è stata un attacco di panico o un attacco di ansia, in ogni caso facciamo un esempio concreto di ansia invalidante: immaginiamo un allievo con un basso autovalore e che non abbia un buon senso di sicurezza psicologica interiore. Molto probabilmente, in una situazione come quella di Amici, questo allievo potrebbe percepire le critiche o i piccoli fallimenti (come una prova non superata o un giudizio negativo) come una minaccia del proprio senso di valore interiore.

E allora cosa succede? Fisiologicamente, quando siamo davanti a una minaccia, la mente attiva automaticamente uno stato di ansia come meccanismo di difesa che ha come obiettivo quello di proteggerci da sensazioni spiacevoli come il fallimento e la vergogna, che non rappresentano un vero e proprio pericolo per la nostra vita.

Come avrete già intuito, però, nel caso di Amici di Maria De Filippi – che può essere traslato a qualsiasi situazione della vita quotidiana, come un voto negativo all’esame o un “No” di un genitore di fronte ad una richiesta inaudita – la minaccia non è reale, ma percepita e dunque gli attacchi di panico potrebbero essere frutto di una reazione eccessiva della nostra mente che ci porta a bloccarci in uno stato di confusione e malessere con risposte fisiologiche disfunzionali che, però, possono essere gestite grazie alla psicoterapia e a una maggiore consapevolezza di sé.

E in questo senso la televisione, con situazioni come quelle raccontate all’interno del talent show Amici, non può che favorire una conoscenza sempre più ampia del tema e dunque una maggiore consapevolezza della svolta che la terapia può apportare nella vita di chi soffre di disturbi mentali come l’ansia da prestazione, l’ansia sociale, l’ipocondria, la depressione e così via.

Maria De Filippi abbatte i tabù su ansia e depressione: guarda il video

 

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