Benito Mussolini non odiava i gay. Ad assicurarlo è la nipote Alessandra che intervistata da Klauscondicio, è categorica: «Ricordo che la mia famiglia aveva tantissimi rapporti di amicizia con omosessuali. Approfitto di questa occasione per rivelare che i più grandi amici di mia zia Edda erano gay». E ti pareva, verrebbe da dire. Nonostante questo quasi-amore del duce per i gay la Mussolini non nega il dato storico: 10 mila gay mandati al confino. «Non nego affatto il dato storico ma dipingere la famiglia Mussolini come omofoba è sbagliato».
A sorpresa – non che le altre dichiarazioni fossero scontate – la deputata del PDL apre alle adozioni per le coppie gay e lesbiche: «Non sono d’accordo a lasciare i bambini negli istituti, nè con la legge sulle adozioni, che richiede l’assenso dei genitori della coppia richiedente e, soprattutto, non sono d’accordo con la legge che non prevede le coppie di fatto ed i single».
Franco Grillini, presidente di GayNews ha commentato le dichiarazioni della Mussolini: «Di certo si può dire che la dittatura fascista non costruì i forni crematori, ed è anche probabile, come dice Alessandra Mussolini, che i vari gerarchi avessero tra i loro amici persone omosessuali, ma ciò non toglie che rimanga l’imperitura vergogna delle leggi razziali che consentirono ad alcuni "zelanti" Prefetti, di interpretare il comportamento omosessuale come reato politico esattamente come succede oggi nell’Iran di Ahmadinejad, come successe nella Germania di Hitler e come accadde nell’Unione sovietica di Stalin».
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