Asie, emozioni, sentimenti, un pizzico di paura. Queste sono le sensazioni che prova lo sposo, poco prima di ufficializzare la sua unione. Queste stesse sensazioni devono essere catturati dal fotografo. Ed è quello che ha fatto Daniele Vertelli, professionista nel campo dei matrimoni. E non manca anche un po’ di trasgressione.
E grazie alle foto che ha immortalato l’unione civile di una coppia gay, ha vinto il premio di WPPI. Si tratta di una fiera fotografica che si tiene a Las Vegas. E’ la più importante al mondo, e prevede 4 premi. Daniele, con le foto di Thibaud e Antonio, la coppia che si è sposata tra i trulli di Alberobello, si è aggiudicato la vittoria per la categoria album multiple Photographer e il premio del miglior album di tutto il grand award. Non era mai successo prima per un album di una coppia gay.
A rendere queste foto diverse dalle altre candidate, un pizzico di trasgressione, che dato uno stile originale a tutto l’album.
Per sapere tutto su Daniele Vertelli: Sito ufficiale
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Ciao...
❤️ grazie mille
❤️ grazie
sono bellissimi❤️!
Carissimo Luigi sono Gay (non represso) da quando sono nato...sono stato, e sempre lo sarò, una persona libera. Libera da pregiudizi, soprattutto non giudico MAI! Cos’è la volgarità per te? Due uomini che il giorno del proprio matrimonio si baciano per scattare le foto del proprio album? Ah è vero solo le coppie etero possono! Forse la volgarità per te sono un paio di tacchi? La volgarità per me è anche mostrarsi intolleranti verso chi ha lottato e continua a combattere tutti i giorni per essere considerato uguale a gli altri! Ti auguro che un giorno tu possa liberati di tanti fardelli che rendono il tuo punto di vista chiuso e gretto! Tanti auguri Antonio (lo sposo)
Anche a me queste foto hanno dato un senso di fastidio ; ma bisogna comprendere che , in qualche caso , l'esibizionismo è una conseguenza di repressioni ed oppressioni prolungate nel tempo. Una reazione , insomma , che va un poco in contrasto con una sessualità che deve essere considerata pura normalità. I.M.H.O , ovviamente.