Ce la mette tutta, David Duchovny, per far decollare la sua carriera d’attore e far dimenticare il tenebroso e un po’ infantile Fox Mulder di X- Files. Così si propone come sex symbol, si fa fotografare mezzo nudo, e interpreta commedie romantiche come quella di Bonnie Huntu “Return to me”. E nelle interviste dice di essere un sentimentale, un uomo che prenderebbe davvero un aereo per rincorrere in capo al mondo la persona amata.
Nella commedia di Bonnie Hunt, David è Bob Rueland, un architetto di Chicago che perde la moglie in un incidente stradale. Il suo cuore viene trapiantato nel petto di Grace Briggs, (Minnie Driver, la Skylar di Good Will Hunting) una cameriera di un ristorante italiano che farà innamorare il giovane vedovo. Le scene si svolgeranno tra il ristorante italo-irlandese di Chicago del nonno della ragazza e in seguito a una serie di incomprensioni ed equivoci, perfino a Roma.
La critica americana a dire il vero lo ha distrutto, ma David Duchovny non si arrende e promette di affinare le sue capacità di attore. Nel frattempo, i giornali scandalistici sono pieni delle sue più o meno supposte avventure sentimentali e cercano di scandagliare la vita privata dell’attore.
Lui si presta al gioco? Dice e non dice, gioca a nascondino, ma di sicuro gli piace essere fotografato, e con quel broncio tirabaci è diventato l’oggetto del desiderio di donne e uomini di mezzo mondo. Guardare per credere.
di Demetrio Fury
© Riproduzione Riservata