In che rapporti è la Chiesa (cattolica) con l"omosessualità? Posso essere gay (o bisex) e dire lo stesso di essere un buon cristiano? Oppure sarò condannato all"inferno, o comunque al massimo finirò in purgatorio?
Una domanda "tecnica" come questa proposta, richiederebbe una risposta altrettanto "tecnica", anzi un rimando ai documenti della Chiesa cattolica sull"argomento. La dottrina ufficiale della Chiesa sull"omosessualità è molto schematica, e penso anche abbastanza nota: non considera una colpa essere omosessuali, considera peccato, invece, avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso.
Detto questo, però, il discorso è tutt"altro che chiuso, grazie a Dio! Innanzitutto bisogna dire che esistono dottrine che vincolano, cioè i dogmi, quelle verità di fede che un cattolico è obbligato a credere (come la divinità di Cristo o la Trinità), e dottrine che pur richiedendo a un cattolico di confrontarsi con esse, non sono obbliganti. Penso farà piacere sapere che in morale non esistono dogmi.
In realtà, la questione dell"omosessualità è molto discussa e ci sono, così come ci sono state anche nel passato, posizioni diverse tra i teologi.
Già nel medioevo, San Tommaso d"Aquino, ha teorizzato il principio del primato della coscienza. Ascoltare onestamente la propria coscienza, significa ascoltare la voce di Dio che parla direttamente alla coscienza dell"uomo.
Ovviamente quando si parla di coscienza non si intende certamente l"arbitrio più totale ma si presuppone una retta coscienza, come dice Tommaso, che non può spingere verso il male.
I credenti dovrebbero educarsi a coltivare sempre meglio questo rapporto adulto con la propria coscienza.
Quanto all"inferno o al purgatorio, come possibili destinazioni future degli omosessuali e dei bisex, credo che siano esclusivamente luoghi dove semmai andranno a finire gli egoisti e coloro che nella vita non hanno amato, certamente non gli omosessuali.
Essere un buon cristiano non dipende dall"orientamento e dalla scelta sessuale. Dipende da tutt"altri valori che improntano una vita.
di Don Vitaliano
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