Caro Leo,
chi ti scrive è una ragazza innamorata e disperata. Da quasi un anno ormai mi sono presa una cotta per una professoressa che insegna nella mia scuola, e non riesco più a pensare ad altro.
Il problema non è nella mia omosessualità, che avevo già sospettato in passato e che per il momento non mi da problemi, ma per il suo atteggiamento nei miei riguardi.
Noi ci incontriamo quasi tutti i giorni, e non posso nascondere che mi guarda in un certo modo, non saprei spiegare come, ma sicuramente non come mi potrebbe guardare un’altra professoressa qualsiasi. Solo che i nostri rapporti finiscono lì, ad una serie di sguardi fugaci. Non so come fare a capire se è davvero interessata a me, o come fare a trovare un pretesto per parlarle. Molte volte ho pensato di scriverle una lettera, ma poi mi salgono moltissimi dubbi, partendo dal fatto che è sposata ed è una professoressa.
Aspetto i tuoi consigli, a ti ringrazio in anticipo.
Andromeda
Cara Andromeda,
sicuramente l’unica cosa che non farei è scrivere una lettera.
Capisci bene che, anche se fosse vero che la professoressa contraccambi i tuoi sguardi, una lettera le creerebbe, per l’omofobia sociale, una profonda paura e comunque emozioni non positive.
Quasi sicuramente avrebbe come reazione una fuga.
Quello che potresti fare è cercare di avvicinarla chiedendole una aiuto per qualcosa che riguarda l’ambito scolastico. In maniera molto garbata, educata e poi, instaurando piano piano un rapporto di amicizia, potrà succedere anche qualcosa di diverso: se son rose fioriranno.
di Antonella Montano
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