Il 4 marzo 1943, 77 anni fa, nasceva Lucio Dalla. Musicista e attore. Uno dei più importanti e innovativi cantautori. Artista della musica italiana. Ci ha lasciato troppo presto, 8 anni e 3 giorni fa (1 marzo 2012).
Cosa dire di Lucio Dalla, se non che è stato un personaggio di spicco del mondo dello spettacolo italiano, conosciuto in tutto il mondo, e che ha fatto sognare milioni di fan con le canzoni? La sua personalità allegra, stupefacente come le sue composizioni, si accompagnava anche alla riservatezza della sua vita privata, anche di fronte alle varie voci che lo dipingevano come omosessuale.
Delle voci che ancora oggi non sono svanite. Lucio Dalla, infatti, non ha mai parlato della sua sessualità. E ha deciso di andarsene, in silenzio, in una stanza d’albergo a Montreaux per un attacco cardiaco, lasciando “questo mistero“.
Per quanto possa interessare a un suo fan se fosse gay o meno. Lucio Dalla non si ricorda certo per le sue frequentazioni, ma per l’artista che era. E non è nemmeno giusto incentrare il ricordo di un artista italiano del suo calibro alla presunta relazione che aveva con Marco Alemanno, attore, cantante e fotografo oggi 39enne, lasciato senza un soldo dalla famiglia del cantautore, poiché mai menzionato.
Lucio Dalla, grande artista: ecco cosa ci ha lasciato
Immensa l’eredità che Lucio Dalla ha lasciato al popolo italiano. Ecco dieci canzoni, una selezione delle più belle che abbia mai cantato (e alcune anche scritto).
Da “Piazza Grande“, dedicata alla piazza Cavour di Bologna, sua città natale, alla canzone più trasgressiva e provocante: “Disperato erotico stomp“. Dall’intramontabile “Attenti al Lupo” a “Tu non mi basti mai“, non servono commenti. Dall’autobiografica “4 marzo 1943” a “L’anno che verrà“, una delle canzoni più celebri.
Le dieci canzoni da ricordare di Lucio Dalla.
L’anno che verrà – 1979
Com’è profondo il mare – 1977
4 marzo 1943 – 1971
Futura – 1980
Caruso – 1986
Anna e Marco – 1979
Tu non basti mai – 1996
Piazza Grande – 1972
Disperato erotico stomp – 1977
Attenti al lupo – 1990
La mia è , ovviamente , l’idea di un “leone da tastiera” , secondo quanto scriveva Eco ; il coming out deve essere una libera scelta ma credo fermamente che personaggi del loro calibro abbiano un maggiore impatto per fare considerare normale un aspetto della sessualità.