Bicipiti, quadricipiti, pettorali… Per molti gay, sono i muscoli che fanno un uomo.
E chi potrebbe metterlo in dubbio? Un corpo muscoloso significa "maschio" con la "M" maiuscola. Ed è così sin dai tempi dell’antica Roma, quando gli splendidi gladiatori avevano glutei da sballo. Ma i gay e i corpi tonificati in palestra non sono sempre stati sinonimi come ora: prima di Stonewall, lo stereotipo del gay era un figurino sottile, magrolino, qualcosa che stesse in mezzo ai due sessi. E’ solo negli ultimi decenni che un gran numero di ragazzi dichiaratamente gay hanno abbracciato l’ideale della mascolinità, forse non senza un senso di rivincita; e con la mascolinità, arriva la muscolatura. Aggiungete una buona dose di consapevolezza su come stare in salute (in parte dovuta all’Aids) ed ecco un manipolo di coniglietti da palestra!
"C’è qualcosa – dice un ragazzo gay, anche lui messo nient’affatto male in quanto a bicipiti – in una muscolatura davvero ben fatta, che attira la mia attenzione e mi eccita". E certamente non è il solo: basta scorrere qualche video porno degli ultimi anni e sarete sommersi dalla massa e dalla definizione.
"La tonicità muscolare ci fa bene – afferma un personal trainer gay – Quando ho cominciato ad allenarmi, mi son sentito subito molto meglio, più energico, avevo più fiducia in me stesso". E più sexy? "Be’, sì, certamente".
Il cruising online è pieno di uomini che cercano stalloni muscolosi e di ragazzi che si presentano dicendo quanto spesso vanno in palestra. "D’accordo – dice un allenatore – può sembrare un po’ ossessivo, ma almeno i ragazzi muscolosi sfoggiano ciò che sono realmente, non ciò che hanno o il loro lavoro".
Per alcuni, però, allenarsi sembra essere un lavoro a tempo pieno, e non tutti lo apprezzano. "Alcuni di questi fustacchioni si allenano così duramente che mi insospettiscono – afferma uno scettico – C’è qualcos’altro oltre allo stare in forma. E’ come se stessero scappando da qualcosa, immaginandosi che i loro muscoli li rendano invulnerabili all’Hiv, all’omofobia, alla vecchiaia, e a ogni altra cosa". C’è anche lo sgradevole, per quanto infondato, sospetto più i muscoli sono grossi più l’"arnese" è piccolo. E’ la storia della volpe e l’uva, ovviamente: ogni verga è condannata a sembrare più piccola se appesa tra cosce che sembrano due tronchi di sequoia.
Nella larga maggioranza della comunità gay, il potere attrattivo di un addominale da carrarmato, un "six-pack" come lo chiamano gli anglosassoni, non è mai stato così forte. Ma per alcuni di noi, la ricerca del fisico perfetto è condannata a fallire: i fisici bestiali sono dovuti alla genetica tanto quanto al sollevamento pesi. E la tirannia del corpo perfetto può essere tanto pericolosa per l’auto-stima di alcuni ragazzi quanto lo è per le donne (e molti gay) con disordini dell’alimentazione. Ma guardiamo la realtà in faccia: molti di noi ragazzi "non da tirare via" cadremmo volentieri in ginocchio per adorare amabili dorsali, addominali mozzafiato, pettorali potenti. "Quando sto con un uomo ben messo – dice un amante dei muscoli – mi sento al sicuro, come se fossi in presenza di un animale grande e forte che si prenderà cura di me. E così faccio quasi di tutto per soddisfarlo".
I ragazzini dalla faccia acqua e sapone e gli orsi hanno i loro fan, certo, e non tutti i fusti da palestra cercano un partner pompato come loro. Alcuni corpi bellissimi devono qualcosa agli sterioidi, a prova che alcuni uomini sono disposti a farsi del male per curare il loro aspetto. E poi ci sono le regine del muscolo che sono così soprasviluppate che non possono camminare su un marciapiede senza sculettare.
di Gay.com UK