Dovrebbe partire giovedì la seconda edizione del Grande Fratello, anche se c’è chi non esclude che la grande disattenzione mediatica in cui potrebbe incorrere il reality show in conseguenza dei fatti americani, potrebbe spingere gli autori a spostare ancora la data di partenza, già rinviata di una settimana.
Mentre, quindi, i responsabili si interrogano sul modo per riportare l’attenzione dei media sui quattordici reclusi della casa di Cinecittà, giunge notizia di alcuni scandali correlati al Grande Fratello e scoppiati in varie parti d’Italia, scandali che provvidenzialmente riaccendono polemiche e riflettori sulla trasmissione. Il più grave viene da Milano, dove vive Francesca Nigro, una transessuale che accusa Canale 5 di averla esclusa dalla trasmissione solo perché trans: «La produzione del programma si era interessata da subito a me – assicura Francesca, che ha cambiato sesso due anni fa – Ho passato tutte le selezioni e mi avevano fatto capire che ormai ero dentro, poi… la delusione».
Ammettere una trans nella casa più vista d’Italia sarebbe stato scandaloso? Francesca è convinta di no: «Io non sono un mostro – dice – e sarei entrata nella casa di Cinecittà come donna a tutti gli effetti, non avrei potuto turbare le famiglie di cui tanto si preoccupa la direzione di Canale 5».
«Alla Nigro avevamo spiegato che era una riserva», ribatte Raffaella Sallustio, produttore esecutivo della Aran Endemol: «A riprova posso dire che c’erano anche altri transessuali che erano andati avanti nelle selezioni».
Come se non bastasse, un’altra concorrente potrebbe venire eliminata ancora prima dell’inizio dello show: si chiamerebbe Marzia, e sarebbe di Gioia Tauro una concorrente che pare sia stata selezionata per il Grande Fratello 2. Lo scoop viene da Gossip News, che pubblica anche una foto della ragazza. Se la rivelazione risultasse autentica, la povera Marzia verrebbe eliminata, per via della regola che vieta ai concorrenti di presentarsi ai media prima dello show.
Intanto una società monegasca, la Quarta Group, accusa l’Aran Endemol, la casa di produzione del programma, di non aver rispettato gli accordi inerenti le selezioni per il reality show, ipotizzando che non ci sarebbe stata «la seria intenzione di utilizzare i provini realizzati» durante le loro selezioni. Replica la Sallustio: «Non avevamo nessun obbligo verso nessuno, e i provini sono stati tutti visionati poi da noi e vari dei selezionati propostici sono andati molto vicini all’essere scelti».
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