Foto

Pisa 1979: la Stonewall italiana, il primo Gay Pride

Ricordi ed immagini storiche del primo Gay Pride italiano, manifestazione che si tenne a Pisa il 24 novembre 1979

Pisa 1979: la Stonewall italiana, il primo Gay Pride - pisa 1979 gay pride 11 - Gay.it
4 min. di lettura

In collaborazione con Stonewall

In non molti lo sanno, ma fu Pisa, il 24 novembre 1979, ad ospitare il primo “Gay Pride” italiano.

La Marcia contro la violenza sugli/sulle omosessuali, nota anche come “Pisa79“, fu una manifestazione di protesta contro la violenza nei confronti delle persone LGBT, finalizzata a promuovere i loro diritti ed organizzata il 24 novembre 1979 dal Collettivo Omosessuale Orfeo, come reazione all’omicidio di un omosessuali a Livorno ed al clima generale di violenza contro la comunità LGBT. Fu la prima manifestazione italiana di orgoglio omosessuale autorizzata da una questura e patrocinata da un Comune e viene quindi annoverata come il primo Gay Pride italiano.

Abbiamo intervistato Andrea Pini, uno degli organizzatori e “memoria storica” del movimento.

Quel corteo, considerato il primo gay pride italiano, si svolse a Pisa a dieci anni esatti dalla rivolta di Stonewall: pura coincidenza?

Assolutamente no. Era il frutto del ritardo tutto italiano su certi temi. Le prime cose si erano già organizzate a partire dal 1971, quando nacque la rivista “Fuori”, legata al Partito Radicale, che promuoveva iniziative di vario genere. Nel ’78, poi, si erano comicniati a formare, sull’onda della contestazione, i primi collettivi spontanei, nati dalla vicinanza con il movimento studentesco e i temi che affrontava anche in termini di identità di genere, come facevano le femminsite. Da tutti questi stimoli, prese forma quella manifestazione.

Pisa 1979: la Stonewall italiana, il primo Gay Pride - pisa79F2 - Gay.it

Quale fu la spinta decisiva che vi portò all’organizzazione del corteo e della giornata di studi?

Quello di allora era un movimento sparpagliato, ancora fragile e disorganico, ma c’erano già stati fermenti importanti, come il libro di Mario Mieli “Elementi di critica omosessuale” uscito nel ’77 che noi consideravamo come una sorta di manifesto. “Fuori” rompeva con il perbenismo dilagante in quegli anni, poi arrivano la liberazione sessuale e il femminismo e nasce il primo gruppo gay a Pisa, Orfeo, di cui facevo parte. Eravamo giovani ed entusiasti: tutto ci sembrava possibile. E poi, nello stesso anno, c’era stato il primo Gay Camp italiano, in un campeggio di Capo Rizzuto, in Calabria: una vera e propria bomba a mano nei nostri corpi, un’esperienza così intensa che nessuno di noi ne aveva mai provata una simile prima. Per non parlare dei tanti, troppi, episodi di violenza di quegli anni, anche a Pisa e a Livorno di cui alcuni sfociati nell’omicidio.

Pisa 1979: la Stonewall italiana, il primo Gay Pride - pisa79F3 - Gay.it

Qual era il messaggio che volevate lanciare scendendo in piazza, insieme a gay e lesbiche arrivati da tutto il Paese, per la prima volta quel giorno?

Innanzitutto volevamo che fosse chiara la nostrap osizione contro la violenza che stava colpendo molti di noi e poi volevamo dire “Esistiamo, siamo qui e non ci vergognamo più”. Volevamo diventare un soggetto di riferimento, un interlocutore, volevamo esprimere consapevolezza pubblica.

Quante persone sfilarono per le strade della città il 24 novembre del ’79?

I giornali scrissero “alcune centinaia”. Penso che fossero intorno ai 500: un numero strabiliante se considerate l’epoca e la natura del corteo. Fu un grande successo. Come scrive Gianni Rossi Barilli nel suo “Il movimento gay in Italia”, bisognerà aspettare il pride di Roma del 1994 per avere un altro corteo di quel valore. E io aggiungo che per vedere un corteo con i numeri dei pride delle altre capitali europee, abbiamo dovuto attendere il World pride del 2000.

Pisa 1979: la Stonewall italiana, il primo Gay Pride - pisa79F4 - Gay.it

Cosa cambia dopo il corteo di Pisa?

La consapevolezza. Avevamo capito che si poteva fare il salto di qualità, che potevamo non limitarci più a scrivere di noi sulle nostre riviste come “Fuori”, “Lambda” o la “Pagina Frocia” di Lotta continua. Potevamo scendere in piazza senza essere ammazzati, potevamo avere una visibilità piena, anche se quella della visibilità è una strada piena di gradini, di difficoltà, non ancora conclusa.

A distanza di 30 anni, qual è la ragione che vi ha spinti a creare il “Comitato Pisa ’79”?

Di certo non la nostalgia: voltarsi indietro solo per nostalgia è del tutto inutile. Quello che vogliamo fare è rendere collettiva la memoria di quei fatti e di quegli anni. Il movimento lgbt ha un forte bisogno di riappropiarsi della memoria, per rafforzarsi, per non fare gli stessi errori. Chi non ha memoria, non esiste. L’iniziativa che stiamo pensando per il prossimo novembre in occasione dell’anniversario non vuole fine a se stesso, perché sarebbe inutile. Vogliamo che sia un punto di partenza dal quale cominciare a trasmettere la memoria alle nuove generazioni, ma anche un’occasione per fare il punto di questi ultimi 30 anni, di cos’è cambiato e di cosa, invece, deve ancora cambiare, di quali sono adesso le nostre istanze e di come ottenere risposte.

(Foto di Francesco Allegretti)

[symple_posts_grid unique_id=”” post_type=”post” taxonomy=”post_tag” term_slug=”stonewall-film” count=”3″ columns=”3″ pagination=”false” order=”DESC” orderby=”date” thumbnail_link=”post” img_crop=”true” img_height=”200″ img_width=”300″ title=”true” excerpt=”false” excerpt_length=”30″ read_more=”false”]

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
Francesco Allegrini 3.5.16 - 20:02

le foto che lo corredano sono (al 99%) le mie ma, naturalmente, non viene scritto...

Avatar
Pierangelo Bucci 3.5.16 - 15:24

Articolo molto interessante e molto belle le foto che lo corredano. A margine: meno male che Andrea Pini si è rifatto il guardaroba!!! :-))))))

Trending

Josh O’Connor sarà il protagonista di Camere Separate per Luca Guadagnino? - Josh OConnor - Gay.it

Josh O’Connor sarà il protagonista di Camere Separate per Luca Guadagnino?

News - Redazione 26.3.24
Valentina Gomez, la candidata repubblicana che sui social brucia "libri LGBTQIA+" con un lanciafiamme (VIDEO) - Valentina Gomez - Gay.it

Valentina Gomez, la candidata repubblicana che sui social brucia “libri LGBTQIA+” con un lanciafiamme (VIDEO)

News - Redazione 28.3.24
Hari Nef sarà la leggendaria icona trans Candy Darling nel biopic prodotto da John Cameron Mitchell - Hari Nef Candy Darling - Gay.it

Hari Nef sarà la leggendaria icona trans Candy Darling nel biopic prodotto da John Cameron Mitchell

Cinema - Federico Boni 27.3.24
I film LGBTQIA+ della settimana 25/31 marzo tra tv generalista e streaming - film queer 2 - Gay.it

I film LGBTQIA+ della settimana 25/31 marzo tra tv generalista e streaming

Culture - Federico Boni 25.3.24
Yemen, 9 uomini condannati a morte tramite “crocifissione e lapidazione” per presunta sodomia - crocifissione - Gay.it

Yemen, 9 uomini condannati a morte tramite “crocifissione e lapidazione” per presunta sodomia

News - Redazione 28.3.24
Prisma 2, prime immagini e data di uscita della nuova stagione - PrimeVideo Prisma2 FirstLook 2 - Gay.it

Prisma 2, prime immagini e data di uscita della nuova stagione

Serie Tv - Redazione 27.3.24

I nostri contenuti
sono diversi

Giorgio Bozzo, autore di Le Radici dell'Orgoglio

Quell’orgoglio che ci rende più forti: intervista con Giorgio Bozzo (che riparte con Le radici dell’orgoglio)

Culture - Riccardo Conte 4.1.24
Stephen Laybutt, l'ex calciatore australiano è stato trovato morto. A fine carriera il coming out - Stephen Laybutt header Attitude - Gay.it

Stephen Laybutt, l’ex calciatore australiano è stato trovato morto. A fine carriera il coming out

Corpi - Redazione 18.1.24
300000baci

Racconti d’amore queer dal mondo antico

Culture - Federico Colombo 6.10.23
mit

Il MIT ha bisogno d’aiuto: partecipa alla raccolta fondi

News - Redazione Milano 19.10.23
Alberto Angela durante Ulisse

Alberto Angela e la bisessualità – video

Culture - Yannick Danieli 30.9.23
Alessandro Magno, il docudrama Netflix sostiene la bisessualità del mitico re di Macedonia - Alessandro Magno - Gay.it

Alessandro Magno, il docudrama Netflix sostiene la bisessualità del mitico re di Macedonia

Serie Tv - Federico Boni 2.2.24
Sandra Milo, Icona eternamente Libera - Sandra Milo fotografata da Leandro Manuel Emede per Sette Corriere - Gay.it

Sandra Milo, Icona eternamente Libera

Culture - Federico Boni 29.1.24
La storia di Radclyffe Hall: così fu censurato il primo romanzo lesbico della letteratura - Sessp 38 - Gay.it

La storia di Radclyffe Hall: così fu censurato il primo romanzo lesbico della letteratura

Culture - Federico Colombo 20.2.24