La scorsa settimana tutte le squadre della Premier League (Serie A inglese) sono scese in campo con una fascia arcobaleno al braccio, per dire basta all’omofobia nel calcio. Sky Sports ha colto la palla al balzo per intervistare Ben Chilwell e James Maddison, calciatori del sorprendente Leicester, secondo in classifica, in relazione proprio all’omosessualità nel mondo del pallone.
Ad oggi, infatti, non esistono calciatori gay dichiarati in tutti i principali campionati. Regno Unito in testa. Eppure sia Ben che James si sono detti sicuri che un giocatore omosessuale sarebbe ben accolto, oggi come oggi, soprattutto nello spogliatoio.
Se ci guardiamo indietro, a 30 anni fa, gli spogliatoi erano molto più spietati. Ma ora siamo aperti a tutto. Ci sono diverse nazionalità, religioni, diverse etnie. Siamo tutti così uniti a Leicester, e so che è lo stesso con altri club. Se c’è qualcuno che vuole dichiararsi come omosessuale, va benissimo. Se uno dei nostri compagni di squadra dovesse fare coming out, non cambierebbe nulla. Questo vale per noi, speriamo che possa valere per tutti.
Il mese scorso, GAY TIMES e Paddy Power hanno diffuso nuove statistiche sui livelli di omofobia nello sport, con il 30% degli intervistati che si sono detti a disagio nel vedere due uomini baciarsi nel corso di una partita, mentre il 36% ha sottolineato come l’omofobia nello sport “non sia un problema”.
In Italia Arcigay ha lanciato il mese scorso una campagna per dire basta all’omofobia nello sport attraverso un braccialetto ad hoc.
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