“Non rimorchio nei bar. Sono sempre stato geloso di quelli che lo fanno. Quando i ragazzi mi guardano, non capisco se perché mi hanno riconosciuto o perché sono attratti da me. E divento paranoico”. Povero Jason Gould! Dev’essere dura avere per madre Barbra Streisand e per padre Elliot Gould. The Advocate intervista uno dei figli d’arte piú famosi d’america. Attore, scrittore, regista… e gay. “Ho avuto il mio primo impulso gay all’età di 8 anni. Dopo una festa siamo rimasti a dormire insieme. Cosí mi sono portato vicino al ragazzino che mi stava di fianco. Volevo mi toccasse, ma non volevo essere responsabile per questo”.
Il suo ultimo lavoro come regista è “Inside Out”, uno dei cinque cortometraggi in Boys Life 3 in questi giorni nelle sale americane. E’ la storia di Aaron (Jason), figlio gay di due celebrità… Elliot Gould, attore famoso e padre di Jason appare nel film nei panni del padre di Aaron… Storia autobiografica? “No, è davvero tutto basato sulla mia immaginazione”.
Se il film è “tutta immaginazione”, scopriamo allora il giovane uomo che chiama una delle più amate icone gay ‘mamma’.
“Crescere gay è molto alienante. Non c’è nessun tipo di sostegno. In qualche modo tu sai che non va bene essere quello che sei. Ti vergogni e ti senti in colpa. Hai paura. Ti ci vogliono anni per superare tutto questo. (…) Tu cresci in una famiglia etero, ma tu non lo sei”. E noi che pensavamo che almeno in qualche famiglia potesse essere piú semplice!
Jason si racconta con candore, parlandoci della sua adolescenza e della sua famiglia. “Ho avuto il mio primo rapporto sessuale quando avevo 16 anni. Non so se sia tardi o presto. Ho avuto paura per molti anni e mi ci è voluto un sacco di tempo essere a mio agio con la mia sessualità”. A 21 anni decide di dirlo a mamma Barbra “Non sono sicuro circa le mie preferenze sessuali”. Ma ammette “Credo lei l’avesse già capito”. E, riferendosi a Cher che sostiene non avesse idea dell’omosessualità di sua figlia prima che questa glielo dicesse “Non ci credo. Conosco Chastity da sempre. Da piccola era un vero maschiaccio”.
E lei? Mamma Streisand? “Credo amerebbe avere un nipotino. Probabilmente è questa la sua piú grande delusione… Ma sai cosa? Non è poi detto che non lo abbia! Ma voglio provare con un cane prima… Amo i bambini, ma so che sono una grande responsabilità e vorrei fare questo passo con un compagno al mio fianco”.
Parole sagge. Ma non sempre. “Mia madre è molto ‘political’. Trovo questo interessante, ma non mi piace. Io non lo sono mai stato. La politica separa le persone e crea queste categorie: Repubblicani, Democratici, liberal, conservatori… Non è reale. Crea differenze in persone che non sono poi cosí diverse… E cosí fanno le parole ‘gay’ e ‘straight’… “. Mah!
Chissà cosa pensa l’affascinante mamma, combattiva sostenitrice dei diritti gay e da sempre impegnata politicamente, come nella recente campagna elettorale, al fianco dei Clinton e di Al Gore. “Lei è una persona molto liberal (progressista) e prende molto a cuore i diritti umani. Avere un figlio omosessuale ha certamente contribuito ad una prospettiva piú dall’interno ”.
Domanda: Senti di essere fortunato nella tua vita?
Risposta: Si!
Evviva la sincerità…
di Gabriele Zamparini – da New York
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