VITONE: CIBO E CARTOGRAFIA

Al Centro per l'Arte Contemporanea di Prato si inaugura un progetto appositamente ideato per lo spazio Lounge. L'immagine del nostro paese e i suoi prodotti tipici. Per riscoprire.

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PRATO – Prêt-à-porter è il nuovo progetto di Luca Vitone, ideato appositamente per lo spazio Lounge al piano terra del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, che si inaugura sabato 4 dicembre alle ore 18.
Il progetto, il secondo prodotto dal Centro Pecci dopo quello di Massimo Bartolini, è incentrato su due tematiche che caratterizzano da anni il lavoro di Vitone: la cartografia, nel caso particolare quella dell’Italia, interpretata dall’artista come mezzo per esprimere “un pensiero sul territorio”, e il cibo, nella versione comune da asporto, visto come elemento sociale ma soprattutto come mezzo d’esperienza culturale.
Al centro della ricerca specificatamente concettuale eppure di grande efficacia visiva dell’artista vi è il complesso rapporto tra i luoghi e le modalità di rappresentarli, tra l’esplorazione personale, diretta della realtà e quella mediata, diffusa dei “luoghi comuni”, tra la concreta materialità delle cose e le tracce che esse imprimono nella nostra memoria.
«In alcuni miei lavori il rapporto con l’aspetto sociale è importante – afferma Luca Vitone – Sia in quelli che ridefiniscono o si confrontano con lo strumento cartografico come rappresentazione della configurazione di un territorio. Sia quelli che si relazionano con la città come luogo dove si intrattiene l’esperienza del viver quotidiano in rapporto con la nostra memoria personale e collettiva, luogo in cui si definisce l’incontro con l’altro o paesaggio in cui noi troviamo l’elemento del pittoresco contemporaneo. Sia in quelli che vedono il cibo o la musica folk come soggetti protagonisti di quella che è la nostra primaria esperienza di conoscenza con una cultura diversa dalla nostra».
Il progetto per il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci prevede un radicale intervento ambientale da parte dell’artista: la trasformazione della lunga parete sinuosa nel rilievo cartografico di una costiera; la presentazione su quella stessa parete di una singolare mappa d’Italia costruita attraverso immagini tipiche raccolte in ogni regione; l’inserimento nel centro dello spazio di una balaustra divisoria e di vari cannocchiali da cui poter vedere e ricomporre le immagini realizzate dall’artista ripercorrendo il paese da nord a sud.
Vitone riflette sulla “perdita topologica”, quella di punti di riferimento e d’identità dei luoghi, dovuta alle trasformazioni sociali e all’avvento di nuovi costumi culturali. Accosta quindi la ricerca di sapori tipici locali alla pratica generalizzata del fast food.
Il parallelo con la moda suggerito dal titolo (Prêt-à-porter) rimanda ad un carattere che si ritrova anche nel cibo “pronto da portare” e ad una mappatura del “gusto” corrente, sintesi visiva di una tendenza a preservare la complessità di ogni luogo dalle omologazioni in atto.
Quando si parla di cibo da asporto si considera solitamente l’hamburger o l’hot dog, dimenticandosi della ricca varietà di specialità culinarie che le culture locali, quella italiana nel nostro caso, offrono in questo settore. In un momento in cui il giacimento gastronomico e l’alta cucina assumono un valore esclusivo nell’ambito della ristorazione, come l’haute couture nell’ambito della moda, la varietà dell’offerta e il suo ruolo agile nel consumo quotidiano trasforma questa categoria nel prêt-à-porter dell’alimentazione contemporanea, diventando un sofisticato condensatore del sapere del territorio.
Il progetto sarà accompagnato, nei primi mesi del 2005, da un’apposita pubblicazione che conterrà testi di Davide Paolini e Andra Lissoni, un saggio introduttivo del curatore Stefano Pezzato e una serie di immagini, a cominciare da un repertorio di opere dell’artista sullo stesso tema e varie immagini da lui raccolte per questa occasione (cartoline turistico-gastronomiche delle regioni italiane, fotografie dei luoghi dedicati al cibo da asporto, ecc.)
Orari: dal lunedì al venerdì 12.00 -19.00; sabato, domenica e festivi 10.00 – 19.00.
chiusura: 24 dicembre (pomeriggio), 25 dicembre, 1 gennaio (mattina).
Ingresso libero

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