“Departures”: l’ultimo make-up di un’inaspettata trans

Un "nokanshi", maestro di vestizione dei cadaveri, scopre che una defunta è trans. Le darà tutta la dignità che meritava. Gran film giapponese premio Oscar, parla di morte con levità e pudore.

"Departures": l'ultimo make-up di un'inaspettata trans - departuresBASE 1 - Gay.it
3 min. di lettura

"Departures": l'ultimo make-up di un'inaspettata trans - departuresF2 - Gay.it

È una della scene queer più intense e imprevedibili viste al cinema ultimamente: durante il rito solenne della lenta vestizione dei cadaveri per la cerimonia funebre, che nella cultura giapponese si svolge davanti ai parenti raccolti in silenzio, il nuovo ‘nokanshi’ (ossia ‘maestro di deposizione nella bara’) si rende conto, tastandola, che l’avvenente giovane ragazza senza vita è di sesso maschile. È l’incipit di una splendida gemma giapponese, “Departures” di Yojiro Takita, vincitore l’anno scorso di un meritato Oscar come miglior film straniero e finalmente in uscita da noi grazie alla casa di distribuzione indipendente Tucker Film. Un film sorprendentemente lieve e ironico, nonostante il tema affrontato, in grado di affrontare lateralmente anche la tematica trans con una sensibilità davvero rara. 

"Departures": l'ultimo make-up di un'inaspettata trans - departuresF1 - Gay.it

Il violoncellista Daigo Kobayashi (Masahiro Motoki, molto cinegetico) perde il lavoro dopo aver suonato per l’ultima volta “L’inno alla gioia” di Beethoven con l’orchestra destinata a sciogliersi. È costretto a vendere l’amato strumento musicale e a trasferirsi con la moglie Mika (Ryoko Hirosue) da Tokyo nella più economica prefettura di Yamagata. Dopo aver letto l’annuncio su un giornale, si reca in quella che crede essere un’agenzia viaggi ma che si rivela non senza sorprese un esercizio di pompe funebri. Inizialmente riluttante, viene convinto dall’anziano proprietario ad accettare il lavoro soprattutto per il lauto compenso. Scoprirà di avere un vero talento di ‘tanatoesteta’, ossia truccatore e addetto alla vestizione dei trapassati, professione invisa alla maggioranza, consorte compresa, ma che gli farà comprendere quanto sia catartico per i viventi approcciarsi alla morte con naturalezza e accettarne l’inevitabile fatalità con quieta e composta rassegnazione. 

"Departures": l'ultimo make-up di un'inaspettata trans - departuresF3 - Gay.it

Gesti rituali emozionanti e quasi magici che sanno restituire tutto il mistero e il fascino della tradizione.
Quando Daigo si rende conto dell’identità trans del defunto, dopo un momento di smarrimento, chiede al suo laconico superiore che cosa fare (“Ha il coso!”). Con saggia imperturbabilità, costui domanda semplicemente ai genitori se preferiscono un trucco maschile o femminile. Emergerà la disperazione della madre, corrosa dal senso di colpa di non aver generato una donna biologica, mentre il padre sarà quasi consolato da quel velo di trucco che rappresenta l’ultimo, vero desiderio del figlio/a, consegnato all’eternità nell’identità femminile da sempre agognata come un suggello di felicità. Il tutto raccontato senza nemmeno sfiorare l’ombra del grottesco ma con un sincero pathos ricco d’umanità semplicemente eccezionale. 

"Departures": l'ultimo make-up di un'inaspettata trans - departuresF5 - Gay.it

Ma in “Departures” sono molti i temi affrontati – è il caso di dire: con profondità – e quanto mai ‘vitali’: il rapporto con le figure genitoriali, l’importanza del cibo per la qualità della vita, il significato del rito nella cultura giapponese, la riconciliazione con la natura nel confronto fra città e campagna. Magnifico il personaggio del frequentatore del bagno pubblico che darà l’ultimo addio all’amata proprietaria sintetizzando un’intera vita professionale in un bellissimo monologo.
Con uno stile limpido più vicino al tono sardonico di Imamura che alla classicità di Ozu (strepitoso il video promozionale in cui Daigo è costretto a far finta di essere un cadavere e subire ‘tappi anali’), “Departures” è un gran film colmo di dignità e pudore.
Il regista Yojiro Takida è uno massimi esperti di ‘pinku eida’, i softcore erotici giapponesi, in cui spesso s’incontrano situazioni omosex, soprattutto lesbiche.
Da vedere.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Lucio Dalla Gianno Morandi

Gianni Morandi “Lucio Dalla era innamorato di me? Non la metterei così”

Musica - Mandalina Di Biase 1.5.24
Daria Kasatkina Tennis LGBTI Russia

Chi è Daria Kasatkina, tennista LGBTI russa che critica la Russia di Putin e solleva dubbi sulla finale WTA in Arabia Saudita

Corpi - Francesca Di Feo 30.4.24
Tiziano Ferro nel 2001

Ferro e Maionchi, vi racconto di quando mi vidi obbligato a censurare il coming out di Tiziano

Musica - Giuliano Federico 2.5.24
Challengers, Josh O'Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica - Challengers - Gay.it

Challengers, Josh O’Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica

Cinema - Redazione 30.4.24
Sara Drago, Immaginaria 2024

Immaginaria 2024, Sara Drago sarà la madrina del Festival

Cinema - Luca Diana 4.5.24
Holland Taylor e la dolcissima reazione alla prima nomination ai Tony dell'amata Sarah Paulson - Sarah Paulson festegglia gli 80 anni dellamata Holland Taylor - Gay.it

Holland Taylor e la dolcissima reazione alla prima nomination ai Tony dell’amata Sarah Paulson

Culture - Redazione 2.5.24

Continua a leggere

FR*CINEMA

A Roma arriva FR*CINEMA, tra film queer e riappropriazione culturale

Cinema - Redazione Milano 28.2.24
Parenti Serpenti, il capolavoro di Mario Monicelli dal 1° dicembre finalmente in streaming - Parenti Serpenti 1 - Gay.it

Parenti Serpenti, il capolavoro di Mario Monicelli dal 1° dicembre finalmente in streaming

Cinema - Federico Boni 28.11.23
Il Mio Posto è Qui, intervista ai registi: "Emancipazione femminile e orgoglio queer, la Rai non ha voluto il nostro film" - il mio posto e qui - Gay.it

Il Mio Posto è Qui, intervista ai registi: “Emancipazione femminile e orgoglio queer, la Rai non ha voluto il nostro film”

Cinema - Federico Boni 23.4.24
Un Bastardo e l’Eredità di Pinochet, il doc queer arriva a Roma. Trailer e sinossi - Bastardo. La herencia de un genocida 2 - Gay.it

Un Bastardo e l’Eredità di Pinochet, il doc queer arriva a Roma. Trailer e sinossi

Cinema - Redazione 10.11.23
Plainclothes, Tom Blyth e Russell Tovey innamorati nel film di Carmen Emmi - Plainclothes - Gay.it

Plainclothes, Tom Blyth e Russell Tovey innamorati nel film di Carmen Emmi

Cinema - Redazione 8.3.24
Bellezza Addio, il trailer del doc su Dario Bellezza che arriva finalmente anche a Roma - dario bellezza 2 foto DinoIgnani - Gay.it

Bellezza Addio, il trailer del doc su Dario Bellezza che arriva finalmente anche a Roma

Cinema - Redazione 7.11.23
MAY DECEMBER (2023)

Tutti i traumi di May December: il controverso film con Julianne Moore e Natalie Portman

Cinema - Riccardo Conte 13.12.23
Cannes 2024, tutti i film in Concorso. Ci sono Sorrentino e Lanthimos, niente Guadagnino - Limonov Ben Whishaw - Gay.it

Cannes 2024, tutti i film in Concorso. Ci sono Sorrentino e Lanthimos, niente Guadagnino

Cinema - Federico Boni 11.4.24