Da pochi giorni 30enne, e tra pochi giorni di nuovo nei negozi di dischi con il suo nuovo album, 1990, Achille Lauro si sarebbe tirato fuori dal mercato dei single.
Il cantante, diventato simbolo di una fluidità pop chiamata finalmente ad affossare decenni di mascolinità tossica all’italiana, è stato infatti paparazzato con una misteriosa ragazza, baciata e abbracciata negli scatti rubati e pubblicati dal settimanale Chi, da oggi in edicola. Dopo i baci a Boss Doms scambiati sul palco dell’Ariston nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo, Lauro parrebbe aver presentato colei che ha ispirato il penultimo singolo 16 marzo, scritto e pubblicato in pieno lockdown da Coronavirus.
In uscita il 24 luglio, 1990 sarà un omaggio alla musica dance anni ’90, con 7 brani, 8 featuring e 5 produttori coinvolti. Primo singolo ufficiale, “Scat Man” feat. Ghali e Gemitaiz, con Dardust produttore.
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Il discorso sulla sessualità in Italia è da sempre monopolizzato dai valori cattolici, per cui uno come Achille Lauro che è fondamentalmente eterosessuale ma non intende avere niente a che fare con quella eterosessualità tossica frutto della cultura cattolica, profondamente misogina e omofoba, è costretto a ricorrere a termini come fluido che fanno pensare all'omosessualità o alla bisessualità, in realtà quello che vuole esprimere è ben altro, è la volontà di vivere una sessualità sana e non quella malata inculcata dalla cultura cattolica.