Ha sconvolto il mondo intero la tragica storia di Anthony Avalos, bimbo di 10 anni massacrato di botte e ammazzato dalla mamma e dal fidanzato perché presumibilmente gay.
Heather Barron, 28 anni, è stata arrestata e accusata dell’omicidio, della tortura e di una serie infinita di abusi sui minori nei confronti del figlio Anthony, morto in ospedale nel giugno scorso. Anche Kareem Leiva, fidanzato della donna, è stato arrestato e accusato degli stessi identici reati.
Secondo la contea di Los Angeles, Barron e Leiva hanno torturato il bambino nei giorni precedenti alla sua morte. Anthony aveva appena confessato alla mamma di provare attrazione sia per le femminucce che per i maschietti. La donna, impazzita, ha riversato tutta la sua rabbia sul piccolo, arrivato in ospedale senza vita e con segni di sigarette spente sul volto, lividi ovunque e ferite sulla testa. Frustato con un cordino e sbattuto contro il muro, il bimbo, inginocchiato sul riso, è stato torturato con della salsa bollente. Ebbene secondo l’ABC 7, Barron e Leiva potrebbero essere condannati a morte.
La coppia è stata infatti accuasata anche di pedofilia ai danni del fratello minore di Anthony, colpito così duramente da arrivare in ospedale con la testa spaccata. I due si sono dichiarati non colpevoli, con la prima udienza che si terrà il 27 novembre.
Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, Jonathan Hatami, ha scritto nell’atto d’accusa: “Ad un certo punto Anthony non poteva più camminare, è rimasto per ore incosciente e sdraiato sul pavimento della sua camera da letto, senza aver ricevuto cure mediche e senza cibo”.
La Barron ha inizialmente sostenuto che le ferite del figlio fossero dovute a una caduta, ma il Dipartimento per i bambini e le famiglie della contea di Los Angeles (DCFS) ha definito il tutto “non plausibile”, a causa della gravità delle ferite. Il LA Times parla di abusi durati anni e anni, con il piccolo rinchiuso in una gabbia e costretto a combattere con gli altri 7 fratelli.
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La pena di morte è troppo poco per queste immonde creature. Non c’è redenzione possibile né pentimento. Sono irrecuperabili. Quindi possono solo essere tenuti in vita il più a lungo possibile facendo vivere loro un inferno in terra. Schifosi. Lascio volentieri a chi ci crede l’onere del perdono.
io invece li terrei per tutta la vita in prigione e ogni giorno torturati