Il Festival della Musica Italiana di Sanremo sta per iniziare, e già si parla delle vite private dei big e ospiti che quest’anno saliranno sul palco dell’Ariston. Tra i concorrenti in gara, ci sarà anche Arisa, che ha già spopolato nel 2009 vincendo la gara nella categoria Proposte con il brano “Sincerità“, tornata poi nel 2010 con “Malamoreno” guadagnando il nono posto. Nel 2012, ottiene il secondo posto con la canzone “La Notte”. E arriva al suo primo posto nel 2014, con Controvento. Quest’anno andrà al Festival di Sanremo con il brano “Mi Sento Bene“. E si torna ancora una volta del suo orientamento sessuale, argomento molto discusso in passato nei confronti di una sua possibile bisessualità.
Rosaria Pippa (alisas Arisa) aveva spiegato alla rivista A che lei si innamora ogni giorno, seppur in senso platonico. E quando capita, non guarda al sesso della persona, perché ad attrarla è la sua testa. Guarda l’anima di una persona, ed è così che aveva affermato convinta “ho trovato donne molto più interessanti degli uomini“. In passato erano girate voci su una sua presunta bisessualità, ma lei non ha mai confermato né smentito, ma da anni ormai porta avanti una storia con un ragazzo.
Arisa sarebbe però incuriosita dal sesso femminile
Sempre durante l’intervista, aveva anche ammesso di aver un interesse verso il sesso femminile, anche se solo in linea teorica. A Panorama, aveva spiegato inoltre che lei si innamora “spesso della testa di alcune di loro, però il sesso è un’altra cosa, non l’ho mai fatto“. Al Corriere della Sera, nei giorni scorsi, ha invece affermato parlando del brano “Gli amanti sono pazzi“: “Siamo tutti uguali, dobbiamo accettare le disuguaglianze e accogliere tutti. Adesso la gente si inventerà storie, ma io mi innamoro platonicamente ogni giorno“. Questo brano parla di una ragazza che si innamora della fidanza dell’ex.
Ma non è la sola canzone a parlare della comunità LGBT. “Minidonna” ne è un esempio, in quanto parla di una donna transessuale. Tutte le canzoni del nuovo album dimostrano come è cresciuta in questi 10 anni, dalla prima volta che è salita sul palco dell’Ariston. Riguardo all’ultimo brano, per la realizzazione si è ispirata ai primi anni di vita a Milano: lavorando in un bar, tornava a casa molto tardi, e si intratteneva spesso con una ragazza transessuale che si faceva chiamare Tina. “Sono persone disponibili all’ascolto e sensibili” ha spiegato al Corriere.
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