Ieri, domenica 13 ottobre, il cardinale John Henry Newman, deceduto nel 1890, è stato dichiarato Santo dalla Chiesa cattolica romana. Decine di migliaia di persone sono accorse in Piazza san Pietro, per quello che è diventato il primo Santo inglese dopo quasi 50 anni.
Ma rimangono intatte delle domande sul fatto che Newman, seppellito su sua richiesta nella stessa tomba del suo “amico” Ambrose St John, con cui visse per 30 anni, fosse omosessuale. “Il Vaticano è colpevole di revisionismo storico. Ha cancellato dalla documentazione ufficiale ogni riconoscimento dell’amore del cardinale Newman nei confronti di Ambrose St John, nonché il suo desiderio di rimanere sepolto al suo fianco”, ha tuonato in una nota l’attivista per i diritti umani Peter Tatchell.
“Newman e St John erano mentalmente e spiritualmente innamorati; condividevano una relazione omosessuale a lungo termine. Erano inseparabili. Hanno vissuto insieme per oltre 30 anni, come se fossero sposati”, ha aggiunto Tatchell.
La questione della sessualità di Newman viene dibattuta da tempo. Nel 2008 il Vaticano decise incredibilmente di spostare i resti di Newman, seppellito per l’appunto insieme al suo “amico sacerdote”, ma nella bara, marcita, non venne trovato nulla. Tatchell ha sottolineato come “disseppellire la tomba di Newman per separare i due uomini è stato un atto sacrilego, di puro tradimento e mancanza di rispetto, nonché omofobo. La profanazione omofoba della tomba di Newman e la negazione della sua omosessualità sono del tutto coerenti con la lunga copertura vaticana nei confronti dei suoi numerosi sacerdoti, vescovi, cardinali e papi gay, passati e presenti”.
10 anni fa Don Ian Ker, professore di teologia all’Università di Oxford, negò l’omosessualità del cardinale pubblicando “John Henry Newman: a biography”. “È ridicolo, soltanto un’età come la nostra, ossessionata dal sesso può sostenere una cosa del genere. Usano come prova il fatto che è stato sepolto insieme al suo amico Ambrose St.John, ma questo era molto diffuso a quel tempo. Chi ha studiato il Newman giovane, adolescente, può rendersi conto della infondatezza di simili affermazioni. A quel tempo, negli ambienti di Oxford, la maggioranza di insegnanti erano uomini e inevitabilmente si sviluppavano amicizie profonde tra di loro“.
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Se l'unica base su cui si asserisce che il cardinale fosse gay è la convivenza e la richiesta di essere sepolto insieme ad Ambrose St Johns, direi che è una tesi priva di fondamenta. Non una lettera del cardinale o del supposto amante, non una fonte terza? Esistevano ed esistono uomini e donne di chiesa le cui relazioni interpersonali non sono con madri e padri o figli, che non hanno, almeno di norma e cmq non mi pare che sia questo il caso. In un epoca in cui viaggiare e comunicare era immensamente più difficile di oggi, i rappori e le frequentazioni coi genitori ed i parenti erano più rari di quanto non possano essere oggi in cui un sacerdote può telefonare ogni giorno alla madre. Le relazioni interpersonali principali erano per lo più con altri confratelli e consorelle, con cui condividevano la loro intera vita. Convivenza e sepoltura indicano affetto, ma da soli non provano una relazione omosessuale. Posso capire il dubbio, ma sul piano razionale ciò di cui non è provata l'esistenza non esiste, al limite può essere una possibilità, fra le tante. L'attivista dice che il "vaticano ha cancellato dalla documentazione ufficiale etc", che vuol dire? Un conto è se ci sono le prove ed il vaticano le distrugge, un conto è se il vaticano trascura le cose su cui si è costruito il dubbio, ma che tali restano, fonti di dubbi, o meglio di illazioni, ma che non hanno il rango di prova. Per quanto disdicevole, trascurare i fatti su cui si basano i dubbi e /o le illazioni non trasforma tali fatti in prove.