A pochi giorni dal Pride di Londra, il primo ministro britannico Theresa May ha pubblicamente chiesto scusa alla comunità LGBT.
Nel suo passato politico, infatti, più di un voto a favore di leggi omofobe, come la celebre abrogazione della controversa Sezione 28, avvenuta nel lontano 2002. Una legge voluta negli anni ’80 da Margaret Thatcher che di fatto metteva al bando l’omosessualità. Era impossibile, e soprattutto vietato, parlarne. La May, quando il parlamento inglese abrogò la Sezione 28, votò contro. Oggi, dopo 16 anni, la premier ha fatto mea culpa.
“In passato ho votato alcune cose che non avrei dovuto votare e ho chiesto scusa. La sezione 28 era ovviamente una di quelle cose. Spero che le persone possano vedere come il Regno Unito sia effettivamente cambiato e come il Governo sia orgoglioso delle azioni intraprese. C’è altro da fare. Spero che la gente riconosca i miei errori. Ho sviluppato nel tempo le mie opinioni. Voglio essere un alleato della comunità LGBT, qui, nel Regno Unito.“
Non contenta, la May ha garantito che il suo Governo vieterà le cosiddette teorie riparative in tutto il Regno Unito. “Siamo determinati come governo a porvi fine. Ci consulteremo sul modo migliore per farlo e saremo molto chiari sul fatto che questo è qualcosa che non può avere posto nella nostra società“.
Il matrimonio egualitario è entrato in vigore in Inghilterra nel 2013.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.